Il Dott. Luca Fialdini Infermiere in Terapia Intensiva Adulti all’ Ospedale del Cuore - Massa è stato rieletto Presidente Ordine delle Professioni Infermieristiche di Massa Carrara

Il Dott. Luca Fialdini Infermiere in Terapia Intensiva Adulti alla Fondazione Toscana Cnr Gabriele Monasterio Ospedale del Cuore - Massa è stato rieletto Presidente Ordine delle Professioni Infermieristiche di Massa Carrara; guiderà l’Ordine per i prossimi 4 anni. La riconferma è avvenuta a seguito delle elezioni che si sono svolte a seguito delle elezioni avvenute presso la sede dell’Ordine di Via Massa Avenza, nelle giornate del 27 e 28 ottobre ma la proclazione è stara fatta ieri. Questo il nuovo Consiglio direttivo:: Luca Fialdini (Presidente), Simone Mosti (Vicepresidente), Giulia Tonini (Segretario), Annalisa Bonfigli (Tesoriere). Consiglieri: Andrea Marchini, Angela Fantini, Antonella Cordiviola, Antonella Nobili, Daniele Calevro, Eleonora Francini, Nicholas Lombardini, Patrizia De Angeli, Rebecca Del Re, Sara Diamanti, Veronica Boccini.

Commisione Albo Infermieri:Osvaldo Bennati (Presidente), Matteo Bernardoni (Vicepresidente), Karen Petracci (Segretario). Consiglieri: Mattia Lorenzini, Alberto Badiali, Giada Machini, Francesca Moschetti.

Revisori dei Conti: Ilio Fontani, Viola Menconi. Supplente: Elena Serenella.

dott luca

Classe 1987, già Presidente dell’Ente e Segretario degli Opi della Toscana dal 2021 al 2024. La squadra Infermieri Uniti, da lui guidata, è stata votata dagli iscritti all’Albo, distinguendosi per la sua attenzione al rinnovamento e la valorizzazione del ruolo degli infermieri.

“Ringrazio tutte le Colleghe e i Colleghi per la partecipazione e la fiducia – dice il dottor Luca Fialdini – saranno altri quattro anni intensi di lavoro al servizio della comunità infermieristica e a tutela della salute dei cittadini. Sono sicuro che gli infermieri di Massa Carrara hanno apprezzato il lavoro di questi anni. Una nuova casa (ufficio di Via Massa Avenza), dove potersi incontrare e proporre idee e progetti. Il denominatore comune è sempre stata la fiducia. Abbiamo sempre creduto nella trasparenza, nell'esserci sempre, nella condivisione. Il tutto con grande impegno. Sono queste le basi (solide) che, penso, debbano caratterizzare anche il futuro”.

Quali obiettivi per il prossimo mandato?

“Principalmente li abbiamo riassunti in otto punti. Occorre rafforzare la nostra identità professionale, anche a livello locale, in tutti i contesti, lavorando uniti, rafforzando e valorizzando le competenze esperienziali e formative delle professioni infermieristiche, nelle aree cliniche specialistiche.E’ per questo che stiamo lavorando alla formalizzazione di tre lauree specialistiche, ad indirizzo clinico, in cure territoriali, pediatriche e dell’area critica, con l’apertura per la prima volta in Italia alla prescrizione infermieristica di trattamenti assistenziali e tecnologie (tra i quali i presidi e ausili) per garantire continuità e sicurezza delle cure. Altro punto sarà quello specifico sulla sicurezza dei nostri professionisti. La violenza nei contesti di cura non è più tollerabile. Continueremo a collaborare e partecipare attivamente con associazioni di volontariato e con i cittadini a giornatedi prevenzione. Continueremo ad organizzare e promuove corsi di formazione ECM, gratuiti per tutti gli iscritti e a promuovere la Ricerca infermieristica nel territorio. Gli infermieri credono nella Scienza e nei valori etici e deontologici della professione. Abbiamo investito in tanti giovani, per avere sempre nuove idee e prepararli a ruoli istituzionali futuri”.

Quali sfide per gli infermieri e la sostenibilità del Sistema sanitario nazionale?

“Sono molte. Il lavoro di questi anni, dopo il vissuto dell’emergenza sanitaria, ha rafforzato la consapevolezza, semmai ce ne fosse stato bisogno, della necessaria condivisione di competenze multiprofessionali per erogare cure di qualità, sicure e umane. Nello specifico, occorre riflettere su tre temi: la valorizzazione del capitale umano, la prossimità e la digitalizzazione del sistema salute. E proprio su questi bisogna investire risorse, innovando e adattando i modelli organizzativi, anche per l’attuazione delle missioni del PNRR e degli standard del DM77.

Chi sarà l’Infermiere nel prossimo futuro?

“Bella domanda. In primis l’infermiere continuerà ad essere, come afferma la Cassazione, un professionista ex lege portatore di una posizione di garanzia, espressione dell’obbligo di solidarietà, costituzionalmente imposto dagli artt. 2 e 32 Cost., nei confronti dei pazienti/degenti, la cui salute dobbiamo tutelare contro qualsivoglia pericolo che ne minacci l’integrità. L’infermiere, oggi è laureato, con percorsi di specializzazione, studia in Università, dalla laurea triennale, magistrale, fino al Dottorato di Ricerca. Per questo molti saranno gli sviluppi professionali: nella clinica è e sarà sempre il responsabile dell’assistenza generale infermieristica. La prescrizione assistenziale permetterà di lavorare ancora di più in autonomia così come la Libera Professione. Nell’organizzazione è direttore e/o dirigente di Unità Operative, in staff alla Direzione. In alcune aziende sanitarie e socio-sanitarie gli infermieri sono Direttori Generali. Nelle Università sono tutor didattici, ricercatori, professori associati e ordinari. Che aggiungere? – conclude il dottor Fialdini- Ad maiorasemper!

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