Pesticidi e cancro alla prostata: 22 sostanze chimiche sotto accusa, 4 associate a mortalità
Un recente studio statunitense, pubblicato sulla rivista 'Cancer' dell'American Cancer Society, ha identificato 22 pesticidi correlati all'incidenza del cancro alla prostata, di cui 4 (tre erbicidi e un insetticida) associati anche a un aumento della mortalità. Tra questi, il 2,4-D, uno degli erbicidi più utilizzati negli Stati Uniti, era già noto per il suo legame con il carcinoma prostatico. Gli altri 19 pesticidi, inclusi 10 erbicidi, vari fungicidi, insetticidi e un fumigante, sono stati collegati per la prima volta a questa neoplasia maschile.
Simon John Christoph Soerensen, della Stanford University School of Medicine e autore principale dello studio, ha sottolineato l'importanza di esaminare le esposizioni ambientali, come l'uso di pesticidi, per spiegare le variazioni geografiche nell'incidenza e nella mortalità del cancro alla prostata negli Stati Uniti. Queste scoperte potrebbero avanzare gli sforzi per individuare i fattori di rischio del cancro alla prostata e ridurre il numero di uomini colpiti da questa malattia.
Il cancro alla prostata è uno dei tumori più comuni tra gli uomini a livello mondiale. In Italia, nel 2020, sono stati diagnosticati oltre 36.000 nuovi casi, rappresentando quasi un quinto di tutti i tumori maschili . I fattori di rischio noti includono l'età avanzata, la storia familiare e l'origine etnica. Questo studio aggiunge l'esposizione a specifici pesticidi come ulteriore elemento di rischio.
La ricerca ha analizzato dati provenienti da diverse regioni degli Stati Uniti, evidenziando come l'uso di determinati pesticidi sia associato a un aumento dell'incidenza e della mortalità per cancro alla prostata. In particolare, l'esposizione professionale a pesticidi come il clordecone è stata riconosciuta come fattore di rischio per il cancro alla prostata .
Questi risultati sottolineano la necessità di una maggiore consapevolezza riguardo ai rischi associati all'uso di pesticidi e l'importanza di adottare misure preventive per ridurre l'esposizione, specialmente tra i lavoratori agricoli e le popolazioni residenti in aree ad alto utilizzo di queste sostanze chimiche.
Inoltre, è fondamentale promuovere ulteriori ricerche per comprendere meglio i meccanismi attraverso i quali questi pesticidi influenzano lo sviluppo del cancro alla prostata e per identificare strategie efficaci di prevenzione e intervento.
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