Capotreno accoltellato a Genova: aggressione shock durante il controllo biglietti, arrestati i responsabili
Il capotreno Rosario Ventura, 44 anni, è stato aggredito il 4 novembre 2024 mentre svolgeva il suo servizio su un treno regionale a Genova Rivarolo. Durante il controllo dei biglietti, ha incontrato due giovani, un ragazzo di 21 anni e una ragazza di 16, sprovvisti di titolo di viaggio. Nonostante le sue richieste di regolarizzare la situazione, i due hanno reagito con arroganza, rifiutando di pagare il biglietto di 1,60 euro.
La situazione è degenerata quando la ragazza ha iniziato a sputare addosso a Ventura e a una passeggera intervenuta in sua difesa. Successivamente, la giovane ha colpito il capotreno con calci e schiaffi. Nel tentativo di gestire la situazione, Ventura è sceso sulla banchina, dove il ragazzo lo ha colpito con una testata, provocandogli una ferita alla fronte. Poco dopo, il giovane ha estratto un coltello e ha inflitto quattro coltellate a Ventura: una alla scapola sinistra e tre al braccio sinistro. Inizialmente, il capotreno non si è reso conto della gravità delle ferite, ma, notando il sangue che fuoriusciva dalla manica, si è accasciato a terra. I passeggeri presenti hanno prontamente chiamato i soccorsi.
Ventura è stato trasportato d'urgenza all'ospedale Villa Scassi, dove ha ricevuto 18 punti di sutura: 7 alla scapola e 11 al braccio. Fortunatamente, le ferite non hanno interessato tendini o organi vitali, e la prognosi è di 14 giorni. Dopo le dimissioni, ha espresso gratitudine per il supporto ricevuto e ha manifestato l'intenzione di tornare al lavoro una volta guarito.
Le forze dell'ordine, intervenute tempestivamente, hanno individuato e fermato i due aggressori nei pressi della stazione di Genova Rivarolo. Il 21enne è stato arrestato, mentre la 16enne è stata denunciata. L'episodio ha suscitato indignazione e preoccupazione tra i colleghi di Ventura e nell'opinione pubblica, riaccendendo il dibattito sulla sicurezza del personale ferroviario. In segno di solidarietà, è stato indetto uno sciopero nazionale di otto ore per il 5 novembre, coinvolgendo il personale mobile delle imprese ferroviarie, tra cui Trenitalia, Trenord e Italo NTV.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha condannato fermamente l'aggressione, dichiarando: "Nessuna clemenza per i responsabili: gesti del genere non devono rimanere impuniti". Ha inoltre sottolineato l'impegno del governo nel potenziare la sicurezza su treni e stazioni, citando l'estensione del servizio di FS Security.
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