Recenti rapporti indicano che i soldati nordcoreani, inviati in Russia per supportare le operazioni militari contro l'Ucraina, hanno avuto accesso per la prima volta a Internet senza restrizioni, portandoli a esplorare contenuti pornografici online. Sotto il regime di Kim Jong-un, l'accesso al web è fortemente limitato, con solo 28 siti approvati dallo stato disponibili nel 2016. Questa nuova esposizione ha portato i militari a dedicarsi alla visione di pornografia, come riportato da Gideon Rachman del Financial Times.
Nonostante la Russia abbia le proprie restrizioni online, inclusi divieti su siti pornografici popolari, i soldati riescono comunque ad accedere a tali contenuti. Circa 10.000 truppe nordcoreane sono state dispiegate per assistere la Russia nel tentativo di riconquistare la regione di Kursk. Questa è la prima volta che un paese terzo invia truppe nel conflitto in corso, sollevando preoccupazioni su una possibile escalation della guerra.
La presenza di soldati nordcoreani in Ucraina rappresenta un significativo sviluppo nel conflitto, evidenziando la crescente cooperazione tra Pyongyang e Mosca. Tuttavia, l'accesso senza precedenti a Internet per questi soldati ha portato a comportamenti inattesi, come l'aumento del consumo di pornografia online, un fenomeno che potrebbe avere implicazioni sulle dinamiche interne delle truppe e sulle relazioni tra i due paesi.