Capotreno accoltellato a Genova: il 21enne arrestato afferma di essere stato colpito con un manganello

Il 4 novembre 2024, presso la stazione di Genova Rivarolo, il capotreno Rosario Ventura è stato accoltellato durante il controllo dei biglietti a bordo di un treno regionale diretto a Busalla. L'aggressore, Fares Kamel Salem Alshahhat, un 21enne di origine egiziana, è stato arrestato con l'accusa di lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale.

capotreno accoltellato

Durante l'udienza di convalida tenutasi nel carcere di Marassi, Alshahhat ha dichiarato alla giudice Camilla Repetto di essere stato colpito con un manganello da Ventura prima di reagire con il coltello. Tuttavia, il capotreno ha negato di aver utilizzato il manganello, sebbene avesse con sé un dispositivo telescopico per autodifesa, portato a seguito di precedenti aggressioni.

Le versioni dei due protagonisti sono contrastanti. Non sono stati riscontrati segni sul corpo di Alshahhat compatibili con l'uso di un manganello, e l'area della stazione in cui è avvenuta l'aggressione non è coperta da telecamere né vi sono testimoni oculari.

La pm Sabrina Monteverde ha richiesto la detenzione cautelare in carcere per Alshahhat, citando il pericolo di fuga e di recidiva. La difesa, rappresentata dall'avvocato Barbara Squassino, ha invece chiesto l'assenza di misure cautelari o, in subordine, l'obbligo di dimora o gli arresti domiciliari.

Un ulteriore elemento emerso riguarda il coltello utilizzato nell'aggressione: Alshahhat sostiene di averlo preso dalla borsa della ragazza minorenne che lo accompagnava, anch'essa denunciata per gli stessi reati. I due viaggiavano senza biglietto e, una volta fatti scendere dal treno, Ventura sarebbe stato aggredito con sputi, calci e pugni, prima di essere accoltellato.

Il capotreno è stato medicato all'ospedale con diciotto punti di sutura e dimesso con una prognosi di 14 giorni. L'episodio ha suscitato una forte reazione da parte dei sindacati, che hanno proclamato uno sciopero nazionale di otto ore per il 5 novembre, dalle 9 alle 17, per protestare contro le ripetute aggressioni al personale ferroviario.

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha espresso solidarietà ai lavoratori in sciopero, sottolineando la necessità di garantire maggiore sicurezza nei trasporti pubblici e collegando la questione della sicurezza al controllo dell'immigrazione.

La giudice Repetto deciderà sulla convalida dell'arresto entro l'8 novembre. Nel frattempo, l'episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza del personale ferroviario e sulla necessità di misure protettive adeguate per evitare il ripetersi di simili aggressioni.

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