Aumento degli accessi pediatrici per bronchioliti e polmoniti da Mycoplasma: nuove strategie di prevenzione

Con l'arrivo dell'inverno e l'abbassamento delle temperature, si registra un aumento dei casi di bronchiolite e polmonite da Mycoplasma pneumoniae nei bambini. Secondo il professor Fabio Midulla, responsabile della Pediatria d'urgenza del Policlinico Umberto I di Roma e past president della Società Italiana Malattie Respiratorie Infantili (Simri), "stiamo osservando un trend in crescita per il virus respiratorio sinciziale (RSV) e per le polmoniti da Mycoplasma. Attualmente abbiamo due bambini ricoverati con una forma lieve di virus sinciziale, ma prevediamo un incremento degli accessi con l'ulteriore calo delle temperature".

Per contrastare l'RSV, sono disponibili due strumenti: il vaccino per le donne in gravidanza e l'anticorpo monoclonale per i neonati. "Se riuscissimo a vaccinare tutte le donne in gravidanza, i neonati nascerebbero già con gli anticorpi", spiega Midulla. "Tuttavia, poiché ciò non è sempre possibile, possiamo contare sull'anticorpo monoclonale, considerando che i bambini spesso contraggono la bronchiolite dai genitori o dai fratelli maggiori". L'RSV è particolarmente pericoloso nei primi tre mesi di vita e per i neonati prematuri, che rischiano l'ospedalizzazione; per gli altri, si tratta generalmente di una malattia respiratoria gestibile.

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Per quanto riguarda le infezioni da Mycoplasma pneumoniae, si osserva un aumento significativo degli accessi al pronto soccorso. Questa infezione batterica può causare mal di gola, rash cutaneo, febbre e, in alcuni casi, interessare i polmoni, fortunatamente senza manifestazioni gravi. La terapia antibiotica è efficace, anche se si riscontrano casi di resistenza ai macrolidi.

Le autorità sanitarie regionali stanno attuando misure preventive. Nel Lazio, a partire dal 25 novembre, è prevista l'immunizzazione contro l'RSV nei punti nascita e presso i pediatri di libera scelta. È fondamentale che i genitori siano informati sulle opzioni vaccinali disponibili e consultino il pediatra per proteggere i propri figli da queste infezioni respiratorie.

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