Nuovo piano anti-evasione del governo: tracciabilità dei pagamenti e misure per ampliare la base imponibile
Il governo italiano sta intensificando gli sforzi per combattere l'evasione fiscale attraverso una serie di misure mirate a migliorare la tracciabilità dei pagamenti e a promuovere la compliance fiscale. Tra le iniziative principali, la Legge di Bilancio introduce l'obbligo di utilizzare strumenti di pagamento tracciabili per dedurre spese di trasferta e di rappresentanza, come taxi, hotel e ristoranti. A partire dal 2025, tali spese saranno deducibili solo se pagate con assegni, carte di credito, debito o prepagate, escludendo l'uso del contante.
Un'altra misura significativa riguarda il collegamento obbligatorio tra i terminali POS e i registratori di cassa degli esercenti. Dal 2026, i circa 3,2 milioni di POS presenti in Italia dovranno essere connessi ai registratori di cassa telematici, consentendo la registrazione automatica delle transazioni e la loro trasmissione all'Agenzia delle Entrate. Questo intervento mira a eliminare le zone grigie in cui i pagamenti elettronici non vengono registrati come incassi ufficiali, contrastando efficacemente l'evasione fiscale.
Per quanto riguarda il concordato preventivo biennale, il governo sta valutando la riapertura dei termini di adesione, inizialmente chiusi il 31 ottobre con un gettito di circa 1,3 miliardi di euro, inferiore ai 2 miliardi previsti. La proroga, ipotizzata fino al 10 o 15 dicembre, potrebbe fornire risorse aggiuntive per finanziare eventuali emendamenti, come la riduzione dell'aliquota IRPEF dal 35% al 33% per i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro.
La manovra prevede anche un inasprimento delle misure per il recupero dei crediti erariali. Per i dipendenti pubblici con debiti verso l'Erario pari ad almeno 5.000 euro, sarà possibile pignorare fino a un settimo dello stipendio, abbassando la soglia di applicazione da 5.000 a 2.500 euro.
Inoltre, il canone RAI potrebbe tornare a 90 euro annui, rispetto ai 70 euro del 2024, se non verranno approvati emendamenti specifici. Il pagamento del canone continuerà a essere incluso nella bolletta elettrica, una misura volta a contrastare l'evasione.
L'Unione Europea ha accolto la richiesta dell'Italia di prorogare l'obbligo di fatturazione elettronica fino al 31 dicembre 2025, consolidando l'impegno del Paese nella digitalizzazione dei processi fiscali.
Infine, la manovra introduce nuovi obblighi per gli affitti brevi. A partire dal 1° gennaio 2025, sarà necessario acquisire un Codice Identificativo Nazionale (CIN) da inserire nelle dichiarazioni dei redditi e nella Certificazione Unica, migliorando la tracciabilità e la trasparenza nel settore delle locazioni turistiche.
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