Cancro , nuova scoperta: interrotta la comunicazione tra cellule per contrastare il colangiocarcinoma
Un team di ricercatori dell'Istituto Nazionale di Gastroenterologia "Saverio De Bellis" di Castellana Grotte, in provincia di Bari, ha identificato un nuovo bersaglio farmacologico per rallentare la progressione del colangiocarcinoma, un tumore raro con prognosi sfavorevole. Lo studio, pubblicato sul "Journal of Experimental & Clinical Cancer Research" e finanziato dalla Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, si è concentrato sulla comunicazione tra le cellule epiteliali del colangiocarcinoma e i fibroblasti associati al cancro (CAF) presenti nel microambiente tumorale. Questo dialogo sembra essere all'origine dell'aggressività del tumore.
Il colangiocarcinoma è spesso diagnosticato tardivamente, poiché i sintomi, quando presenti, indicano una malattia già avanzata, limitando le opzioni chirurgiche. Le terapie attuali includono la chemioterapia, spesso poco efficace, e farmaci mirati utilizzabili solo nel 10% dei casi, in base alle caratteristiche molecolari del tumore.
Gianluigi Giannelli, direttore scientifico dell'IRCCS De Bellis, sottolinea l'importanza di studiare nuove strategie terapeutiche per aiutare i pazienti affetti da colangiocarcinoma. La progressione tumorale è spesso il risultato di una complessa interazione tra cellule epiteliali tumorali e fibroblasti non neoplastici già presenti nell'organismo del paziente.
Interrompere la comunicazione tra le cellule del colangiocarcinoma e i fibroblasti consente di rallentare significativamente la crescita del tumore, impedendo alle cellule neoplastiche di proliferare. Questo risultato, frutto di anni di lavoro e del sostegno di AIRC, rappresenta una novità rilevante nella letteratura scientifica internazionale. I risultati dimostrano che la comunicazione tra queste diverse cellule deve essere considerata un possibile nuovo bersaglio terapeutico, aprendo la strada a strategie inedite per la cura dei pazienti.
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