Napoli, tre arresti per la rapina all'orologio del calciatore David Neres
Il 1° settembre 2024, David Neres, calciatore del Napoli, è stato vittima di una rapina mentre rientrava in hotel dopo la partita allo stadio Maradona. Tre individui sono stati arrestati con l'accusa di concorso in rapina pluriaggravata. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli, su disposizione della Procura, hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari.
Secondo le indagini, i tre arrestati, affiliati al clan camorristico Iadonisi del rione Lauro di Fuorigrotta, avrebbero individuato Neres già al momento della sua firma con il Napoli, notando l'orologio di lusso al polso del calciatore. Dopo la partita, mentre il calciatore rientrava in hotel a bordo di un minivan, il veicolo si è fermato a causa del traffico in una strettoia. In quel momento, uno dei rapinatori, in sella a uno scooter e armato di pistola, ha infranto il vetro posteriore del veicolo, costringendo il calciatore a consegnare l'orologio Patek Philippe dal valore stimato di 107mila euro. Subito dopo, i malviventi si sono dati alla fuga.
Le indagini sono state condotte attraverso l'acquisizione di filmati di videosorveglianza e intercettazioni telefoniche, che hanno permesso di ricostruire la dinamica del furto e di identificare i responsabili. Determinanti per l'arresto sono state alcune intercettazioni che rivelano il tono quasi euforico dei rapinatori dopo il colpo. “Ci devono dare almeno 120mila euro,” si vantano in una delle conversazioni. E ancora: “È Tiffany & Co., ci siamo sistemati”. La polizia ha inoltre scoperto che, per nascondere le prove, i rapinatori si erano disfatti di abiti, caschi e scarpe, gettandoli direttamente in un compattatore: uno dei tre è stato ripreso mentre scendeva dall'auto di fuga solo con i calzini ai piedi. Un'auto utilizzata per recuperare i rapinatori è risultata appartenere al padre di uno degli indagati, un netturbino non coinvolto direttamente nell'operazione.
David Neres, profondamente scosso dall'episodio, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma fonti vicine al calciatore parlano di grande apprezzamento per il lavoro svolto dalle forze dell'ordine.
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