Manovra 2025: ecco gli emendamenti su scuola, fisco e welfare
La Commissione Bilancio della Camera ha ricevuto 4.562 emendamenti alla Legge di Bilancio 2025, presentati sia dalla maggioranza sia dall'opposizione. Si prevede che, dopo le valutazioni di ammissibilità e le eventuali riorganizzazioni, ne rimarranno circa 600.
Bonus per le scuole paritarie
Fratelli d'Italia propone un voucher annuale fino a 1.500 euro per studente, destinato alle famiglie con un ISEE non superiore a 40.000 euro, da utilizzare esclusivamente nelle scuole paritarie primarie, secondarie di primo grado o nel primo biennio delle scuole secondarie di secondo grado. Il finanziamento complessivo previsto è di 65 milioni di euro annui a partire dal 2026.
Rottamazione delle cartelle esattoriali
Un emendamento della Lega propone una nuova "Rottamazione 5" per i debiti con l'Erario contratti tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023. I contribuenti potrebbero estinguere i debiti senza pagare interessi e sanzioni, versando solo il capitale in 120 rate mensili, con la prima scadenza il 31 luglio 2025. L'adesione dovrebbe avvenire entro il 30 aprile 2025 tramite dichiarazione telematica.
Tassazione delle criptovalute
Alcuni deputati leghisti propongono di ridurre l'aliquota sulle plusvalenze da criptovalute dal 42% al 28%, con un costo stimato di 16,7 milioni di euro per il 2025. Inoltre, si suggerisce l'istituzione di un tavolo permanente per promuovere l'educazione finanziaria sulle cripto-attività, con un costo di 14,7 milioni di euro a partire dal 2025.
Sostegno al settore automotive
Il Ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha annunciato l'intenzione di aumentare le risorse del fondo per l'automotive durante l'iter della manovra, destinandole principalmente a supportare gli investimenti nella filiera del settore.
Modifiche all'IVA per la chirurgia estetica
Un emendamento del Movimento 5 Stelle propone di eliminare l'aliquota IVA agevolata per gli interventi di chirurgia estetica, destinando le risorse risparmiate al Fondo Sanitario Nazionale.
Rifinanziamento per le aree colpite da calamità
Le opposizioni hanno presentato emendamenti per rifinanziare i fondi destinati alla ricostruzione nelle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche, colpite da eventi meteorologici eccezionali.
Revisori dei conti del MEF nelle aziende
Noi Moderati, con il supporto di Forza Italia, propongono l'abolizione dell'articolo 112 della manovra, che prevede la presenza di un revisore dei conti del Ministero dell'Economia nelle aziende che hanno ricevuto più di 100.000 euro di contributi pubblici.
Congedo parentale per i padri
Alcuni emendamenti dell'opposizione propongono un congedo parentale obbligatorio di cinque mesi per i padri lavoratori, fruibile entro dodici mesi dalla nascita del figlio, estendendo la misura anche ai lavoratori autonomi. La copertura finanziaria deriverebbe dalla riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi.
Riduzione del canone RAI
Un emendamento a firma di Luigi Marattin (Misto) propone di ridurre il canone RAI da 90 a 70 euro a partire dal 2025. Il minor gettito, stimato in 430 milioni di euro, verrebbe compensato attraverso riduzioni di specifici fondi ministeriali.
Introduzione di una patrimoniale per la sanità
Alleanza Verdi e Sinistra propone una tassa patrimoniale progressiva sui grandi patrimoni superiori a 5,4 milioni di euro, con aliquote variabili dall'1,7% al 3,5%, destinando le entrate al Fondo Sanitario Nazionale. Gli immobili soggetti a questa imposta sarebbero esentati dal pagamento di IMU e TASI.
Proposta di salario minimo legale
Le opposizioni propongono l'introduzione di un salario minimo legale di 9 euro lordi all'ora, con l'obiettivo di garantire una retribuzione sufficiente e proporzionata alla quantità e qualità del lavoro prestato.
Monopolio di Stato sulla cannabis
Un emendamento del Movimento 5 Stelle propone di sottoporre la coltivazione, lavorazione, importazione e vendita della cannabis e dei suoi derivati a monopolio di Stato, consentendo la coltivazione per uso personale fino a cinque piante femminili e la cessione a terzi di piccoli quantitativi per consumo immediato.
Reintroduzione del Reddito di Cittadinanza
Il Movimento 5 Stelle propone di reintrodurre il Reddito di Cittadinanza e la Pensione di Cittadinanza per il 2025 e il 2026, definendoli strumenti fondamentali di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà. La copertura finanziaria prevista è di 12 miliardi di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026.
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