Sciopero scuola e università: studenti e docenti in piazza per diritti e istruzione inclusiva

Oggi, 15 novembre 2024, il sistema educativo italiano è stato interessato da una significativa mobilitazione nazionale che ha coinvolto studenti, docenti e personale ATA. Le manifestazioni, organizzate da diverse associazioni studentesche e sindacati, hanno avuto luogo in numerose città del Paese, con l'obiettivo di richiamare l'attenzione su questioni critiche riguardanti il sistema scolastico e universitario.

sciopero scuola

Sotto lo slogan "Vogliamo Potere", gli studenti hanno espresso la necessità di una scuola inclusiva, libera da logiche di sfruttamento e subordinazione al mondo del lavoro e della guerra. Tra le principali richieste figurano:

- Istruzione pubblica gratuita e accessibile, svincolata da interessi privati e logiche di profitto.

- Tutela del benessere psicologico nelle scuole.

- Sistema di rappresentanza che consenta agli studenti una partecipazione decisionale effettiva all'interno delle istituzioni scolastiche.

La piattaforma "Saperi Liberi per Student3 Liber3" ha sottolineato l'urgenza di una scuola che risponda ai bisogni reali della componente studentesca. Anche gli studenti universitari sono scesi in piazza, chiedendo una didattica accessibile, una ricerca slegata da utilizzi militari e la garanzia del diritto allo studio universitario, opponendosi alla riforma Bernini.

Tommaso Martelli, coordinatore nazionale dell'Unione degli Studenti, ha dichiarato: "Oggi siamo in piazza in tutta Italia perché è in gioco il nostro diritto a un’istruzione degna, libera e davvero accessibile. Non vogliamo più essere ignorati nelle decisioni che riguardano le nostre vite e il nostro futuro".

Parallelamente, il sindacato Anief ha proclamato uno sciopero nazionale per l'intera giornata, coinvolgendo tutto il personale docente, ATA ed educativo, sia a tempo indeterminato che determinato, delle 8.200 istituzioni scolastiche ed educative italiane. Le principali rivendicazioni includono:

- Assunzione dei precari con oltre 36 mesi di servizio, in conformità con la direttiva europea 70/99.

- Riforma del sistema di reclutamento per coprire tutti i posti disponibili.

- Stabilizzazione degli idonei dei concorsi e trasformazione dei posti in organico di fatto e in deroga in organico di diritto.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha affermato: "Diciamo basta a mezzo milione di supplenti con più di 36 mesi di servizio svolto che continuano a essere ignorati per le stabilizzazioni, come invece dovrebbe fare ogni stato membro dell’Unione Europea. Chiediamo dignità e rispetto per queste persone, attraverso il pieno recepimento della normativa europea per tutto il personale scolastico".

La ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha comunicato su X: "Il ministero ha appena stanziato 880 milioni di borse di studio. Dati certificati e supportati dal nostro bilancio". Ha inoltre evidenziato i risultati del bando PNRR sull'housing, con 13.545 posti letto finanziabili, e l'impegno a realizzare 60.000 posti letto, rimuovendo ostacoli burocratici e semplificando le procedure amministrative.

A Roma, la manifestazione organizzata dalla Rete degli Studenti Medi è partita alle 8:30 da Piazzale Ostiense, con un corteo che ha attraversato diverse vie della città, terminando nei pressi del Ministero dell'Istruzione. La partecipazione è stata significativa, con circa 800 persone presenti. Le autorità locali hanno gestito le deviazioni e le limitazioni del traffico per garantire la sicurezza dei manifestanti e dei cittadini.

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