LTIMindtree si affda a Cisco Secure Access

  • LTIMindtree adotta Cisco Secure Access come la nuova soluzione di sicurezza SSE (Security Service Edge) per proteggere i suoi 80.000 dipendenti che operano in modalità ibrida, offrendo accesso sicuro a Internet, protezione avanzata con zero trust e l'uso dell'intelligenza artificiale.
  • LTIMindtree introduce una soluzione SSE avanzata grazie a Cisco Secure Access per il mercato globale.
  • I clienti possono collaborare con entrambe le aziende per adottare un’ampia gamma di funzionalità di sicurezza cloud in un'unica dashboard semplice e intuitiva con Cisco Secure Access.

La multinazionale indiana di servizi e consulenza informatica LTIMindtree ha scelto Cisco Secure Access come soluzione SSE (Security Service Edge) per garantire a livello globale esperienze di lavoro ibride sicure e affidabili ai suoi 80.000 dipendenti.

“Grazie all'approccio zero trust di Cisco e all'intelligenza artificiale integrata, è stata una scelta facile sostituire la nostra precedente soluzione SSE con Cisco Secure Access,” ha dichiarato Nachiket Deshpande, Chief Operating Officer & Whole-time Director, LTIMindtree. “Siamo riusciti a implementare rapidamente la soluzione, consentendoci di proteggere al meglio il nostro personale ibrido, offrendo al contempo un'esperienza utente superiore e una gestione IT semplificata.”

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Cisco e LTIMindtree hanno ampliato la loro partnership per offrire soluzioni integrate di Secure Access Service Edge (SASE), basate sulla tecnologia Cisco, alla clientela globale di LTIMindtree. L’esperienza di LTIMindtree nella personalizzazione delle soluzioni in base alle esigenze specifiche di ciascun settore si unisce perfettamente alla tecnologia Cisco, che include Cisco Secure Access e SD-WAN, assicurando esperienze di connessione fluide e sicure per i lavoratori sia da remoto che in ufficio.

“Ambienti di lavoro sempre più estesi richiedono una sicurezza solida. Con l'aumento delle minacce alimentate dall'intelligenza artificiale, ci troviamo a fronteggiare attacchi sempre più sofisticati. I nostri clienti necessitano di sistemi di sicurezza che operino in modo invisibile, assicurando un'esperienza fluida e sicura per i lavoratori ibridi,” ha dichiarato Jeetu Patel, Executive Vice President and Chief Product Officer, Cisco. “Il rapido deployment di Secure Access da parte di LTIMindtree testimonia l'efficacia della strategia della piattaforma Cisco e la sua capacità di distinguersi. Insieme ai nostri partner, stiamo ridefinendo il concetto di protezione degli utenti in un ambiente di lavoro moderno.”

Con Cisco Secure Access, le decisioni su come gli utenti si connettono alle applicazioni vengono gestite in background tramite un unico agente, consentendo agli utenti di accedere rapidamente a ciò che desiderano. Grazie a connessioni a bassa latenza e a un'autenticazione trasparente basata sull'identità, gli utenti sono più sicuri con meno complicazioni. Per le organizzazioni IT, Cisco Secure Access offre una via semplice verso lo zero trust e l'accesso sicuro alla rete con zero trust (ZTNA), semplificando al contempo le operazioni grazie a una console unificata e basata sull'intelligenza artificiale.

Cisco: crittografia e security in attesa del “Q-Day” - In un arco temporale di alcuni anni i Cryptanalytically Relevant Quantum Computer (CRQC) diventeranno realtà. Il CRQC è un computer quantistico capace di violare tutti i sistemi di crittografia a chiave pubblica attualmente in uso. Questa minaccia alla sicurezza dei dati, nota come 'Q-Day', non si è ancora concretizzata perché gli attuali computer quantistici non sono abbastanza potenti.

Attacchi tramite codici QR: l’allarme di Cisco Talos - Attualmente circa un messaggio di posta elettronica su 500 include un codice QR, e di questi circa il 60% è costituito da spam. Si tratta di messaggi che contengono prevalentemente collegamenti a pagine di phishing o richieste di autenticazione a più fattori (MFA), utilizzate dai criminali informatici per sottrarre le credenziali degli utenti.

Cisco Consumer Privacy Survey 2024 - Il 69% dei consumatori afferma di essere a conoscenza delle leggi sulla privacy, mentre l’89% si sente più sicuro sapendo che i loro dati sono protetti in modo adeguato.  I giovani però sembrano esser molto più attenti al problema rispetto alla generazione dei loro padri: per proteggere la propria privacy, il 49% dei consumatori tra i 25 e i 34 anni ha cambiato azienda o fornitore a causa delle politiche sui dati o delle pratiche di condivisione dei dati, rispetto invece al 18% tra quelli con più di 75 anni.