Furto con scasso alla tenuta reale di Windsor: ladri in fuga

Il 13 ottobre scorso, poco prima di mezzanotte, due individui con il volto coperto hanno fatto irruzione nella tenuta del castello di Windsor, precisamente nella zona adiacente all'Adelaide Cottage, residenza del principe William, della principessa Kate e dei loro tre figli: George, 11 anni, Charlotte, 9 anni, e Louis, 6 anni.

furto scasso

I malviventi, utilizzando un camion rubato, hanno sfondato un cancello di sicurezza situato a breve distanza dall'Adelaide Cottage. Successivamente, si sono diretti verso la Shaw Farm, un'azienda agricola all'interno della tenuta, da cui sono fuggiti con un pick-up agricolo e un quad. L'incursione ha causato danni significativi, tra cui la distruzione del cancello, che rappresenta uno degli accessi principali utilizzati quotidianamente dalla famiglia reale.

Durante l'irruzione sono scattati allarmi di sicurezza, ma la portata dell'incidente è stata pienamente compresa solo dopo l'abbattimento della barriera di Shaw Farm Gate. Al momento del furto, Re Carlo III si trovava in Scozia, mentre la Regina Camilla era in India.

La polizia della Thames Valley ha confermato l'accaduto, precisando che i ladri sono fuggiti verso le zone di Old Windsor e Datchet. Al momento non sono stati effettuati arresti e le indagini sono in corso.

Questo episodio riaccende i timori riguardo alle misure di sicurezza del Castello di Windsor. Nonostante la tenuta sia regolarmente pattugliata, l'incursione solleva interrogativi su come gli intrusi siano riusciti a compiere un'azione così audace in una proprietà della Corona.

In passato, la tenuta ha già subito violazioni della sicurezza. Il giorno di Natale del 2021, un intruso armato di balestra fu arrestato dopo aver scavalcato una recinzione. L'uomo confessò di aver voluto colpire l'allora regina Elisabetta II. Jaswant Singh Chail, 23enne, fu poi condannato a nove anni di carcere.

Le autorità stanno attualmente esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza e raccogliendo testimonianze per identificare i responsabili.