Biden autorizza l'uso di missili ATACMS in Ucraina: Mosca avverte di escalation verso la Terza Guerra Mondiale

Il presidente uscente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha autorizzato l'Ucraina a utilizzare missili a lungo raggio ATACMS per colpire obiettivi all'interno del territorio russo, segnando un significativo cambiamento nella politica statunitense. Questa decisione ha suscitato forti reazioni da parte di funzionari russi, che la considerano un passo verso una possibile Terza Guerra Mondiale.

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Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato: "È ovvio che l'amministrazione uscente di Washington intende adottare misure per continuare a gettare benzina sul fuoco e provocare un'ulteriore escalation di tensioni". Peskov ha ribadito la posizione del presidente Vladimir Putin, secondo cui attacchi a lungo raggio contro la Russia con armi occidentali equivarrebbero al coinvolgimento diretto della NATO nel conflitto.

Il deputato russo Vladimir Dzhabarov ha affermato: "Si tratta di un passo molto importante verso l'inizio della Terza Guerra Mondiale". Andrei Klishas, membro del Consiglio della Federazione Russa, ha scritto sul suo canale Telegram: "L'Occidente ha deciso un livello di escalation che potrebbe concludersi con la perdita completa dello status di Stato da parte dei resti dell'Ucraina". Leonid Slutsky, presidente della Commissione Esteri della Duma, ha avvertito che tale decisione "porterebbe inevitabilmente a una grave escalation, con gravi conseguenze".

Secondo il quotidiano governativo Rossiyskaya Gazeta, questa è "una delle decisioni più provocatorie e impreviste" dell'amministrazione Biden, con potenziali "conseguenze catastrofiche".

Fonti ufficiali hanno riferito al New York Times che Kiev utilizzerà inizialmente i missili contro le forze russe e nordcoreane nell'oblast di Kursk, ma Washington potrebbe autorizzarne l'uso anche altrove. Né Kiev né Washington hanno confermato pubblicamente la decisione; il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che "i missili parleranno da soli".

L'agenzia Tass ha ricordato le parole di Putin, che circa un mese fa ha fatto riferimento a "varie opzioni" per rispondere a eventuali attacchi con missili a lungo raggio, aggiungendo che "solo gli specialisti della NATO possono farlo", implicando che un tale utilizzo significherebbe che "la NATO - gli USA e i paesi europei - sono in guerra con la Russia".

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