Cesara Buonamici vittima di stalking: il fratello rinviato a giudizio per atti persecutori
Il giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Firenze, Agnese Di Girolamo, ha disposto il rinvio a giudizio per Cesare Buonamici, 60 anni, imprenditore e presidente di Coldiretti Firenze e Prato, con l'accusa di stalking nei confronti della sorella Cesara Buonamici, nota giornalista di Mediaset e volto storico del TG5, e del marito di lei, Joshua Kalman. Il processo è fissato per il 2 ottobre 2025.
Secondo le indagini, le tensioni tra i fratelli Buonamici sarebbero iniziate nel 2020, in seguito a divergenze sulla gestione di una proprietà familiare situata sulle colline di Fiesole. La tenuta comprende una villa, un uliveto e un'azienda agricola. Cesare Buonamici, fondatore dell'azienda agricola di famiglia, avrebbe messo in atto una serie di comportamenti molesti e persecutori nei confronti della sorella e del cognato.
Tra le accuse mosse a Cesare Buonamici vi sarebbe l'accesso non autorizzato ai conti bancari della sorella, con l'intento di monitorare le sue transazioni finanziarie. Queste azioni avrebbero causato un significativo disagio psicologico a Cesara Buonamici e al marito, inducendoli a sporgere denuncia.
Il pubblico ministero, valutando la gravità dei comportamenti attribuiti a Cesare Buonamici, ha ritenuto sussistenti gli elementi per procedere con l'accusa di stalking. Il giudice Di Girolamo ha accolto la richiesta, disponendo il rinvio a giudizio dell'imputato.
La vicenda ha suscitato notevole attenzione mediatica, data la notorietà di Cesara Buonamici nel panorama giornalistico italiano. La giornalista, assistita dall'avvocata Elisa Baldocci, ha scelto di intraprendere le vie legali per tutelare la propria serenità e quella del coniuge.
Il processo, che avrà inizio il 2 ottobre 2025, sarà chiamato a fare luce su una complessa dinamica familiare, evidenziando come questioni patrimoniali possano degenerare in comportamenti penalmente rilevanti.