Gaza: raid israeliani nel nord della Striscia causano almeno 18 morti
Nella mattinata del 20 novembre 2024, la Striscia di Gaza è stata teatro di intensi raid aerei israeliani che hanno provocato la morte di almeno 18 palestinesi. Secondo quanto riportato dall'emittente satellitare al-Jazeera, che cita fonti mediche locali, le operazioni militari sono iniziate all'alba, concentrandosi principalmente nel nord dell'enclave palestinese. Tra le vittime, 13 persone sono decedute a seguito di un attacco aereo su un'abitazione a Jabalia, una delle aree più densamente popolate di Gaza.
Parallelamente, nel sud del Libano, le Forze Armate libanesi hanno denunciato la morte di un loro soldato, deceduto a causa delle ferite riportate in un attacco israeliano che ha colpito un veicolo militare nella regione di Burj Al Muluk. Un altro soldato è rimasto ferito nello stesso incidente. Secondo la televisione al-Manar, affiliata al movimento Hezbollah, un drone israeliano avrebbe colpito un'ambulanza militare nella zona.
Questi eventi seguono un precedente attacco avvenuto il giorno precedente, in cui tre militari libanesi sono stati uccisi in un raid israeliano contro una postazione militare a Sarafand, sempre nel sud del Libano. Le tensioni nella regione continuano a crescere, con un aumento delle operazioni militari e delle vittime civili e militari su entrambi i fronti.
La comunità internazionale osserva con preoccupazione l'escalation del conflitto, mentre le organizzazioni umanitarie segnalano una crescente crisi umanitaria nelle aree colpite. Le infrastrutture civili, comprese abitazioni e strutture sanitarie, subiscono gravi danni, complicando ulteriormente la situazione per la popolazione locale.
Le autorità israeliane giustificano le operazioni militari come necessarie per neutralizzare le minacce provenienti da gruppi armati presenti nella Striscia di Gaza e nel sud del Libano. Tuttavia, le perdite umane e i danni collaterali sollevano interrogativi sulla proporzionalità degli attacchi e sull'impatto sulla popolazione civile.
Gaza, trattative per la tregua: Hamas invia lista ostaggi agli egiziani, escalation militare di Israele in Siria - Continuano le trattative per una tregua nel conflitto tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. Secondo quanto riportato dal giornale Al-Araby Al-Jadeed e ripreso dal Jerusalem Post, Hamas ha fornito ai mediatori egiziani un primo elenco di ostaggi che potrebbero essere inclusi in un accordo di scambio.
Israele respinge il rapporto di Amnesty International sulle accuse di genocidio a Gaza - Israele ha definito "inventato" il rapporto di Amnesty International che accusa il paese di genocidio contro i palestinesi nella Striscia di Gaza. Il ministero degli Esteri israeliano ha bollato l’organizzazione come "deplorevole e fanatica", sostenendo che il documento sia "completamente falso e basato su menzogne".
Hamas aperta a proposte di tregua per cessate il fuoco e aiuti a Gaza - Hamas ha dichiarato la propria disponibilità a esaminare qualsiasi proposta che conduca a un cessate il fuoco e alla fine del conflitto nella Striscia di Gaza. Secondo il quotidiano arabo Asharq Al-Awsat, la leadership di Hamas è aperta a discutere iniziative che includano:La protezione del popolo palestineseIl ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di GazaIl ritorno degli sfollatiL'ingresso di aiuti umanitariLo scambio di ostaggi con prigionieri palestinesiAl momento, Hamas non ha ricevuto nuove proposte, ma si è detta pronta a valutare iniziative che prevedano un cessate il fuoco e un ritiro graduale di Israele da Gaza, a condizione che vi siano garanzie internazionali per un accordo definitivo.