Libano: attacco a base UNIFIL e Caschi Blu italiani feriti, Israele accusa Hezbollah
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno attribuito a Hezbollah la responsabilità dell'attacco che ieri ha provocato il ferimento di quattro Caschi Blu italiani nel sud del Libano. Secondo un comunicato delle IDF, i razzi sono stati lanciati dal villaggio di Deir Qanoun al-Nahr.
Nel frattempo, un nuovo raid aereo israeliano su Beirut ha causato almeno quattro morti e 23 feriti, secondo quanto riferito dalla tv al-Manar, affiliata a Hezbollah. L'agenzia di stampa statale libanese NNA ha riportato che gli aerei israeliani hanno distrutto un edificio residenziale di otto piani con cinque missili, lasciando un cratere sul terreno. Giornalisti dell'AFP sul posto hanno confermato di aver udito almeno tre forti esplosioni.
Le IDF non hanno emesso un ordine di evacuazione dei civili prima del raid, come era stato fatto in occasione di precedenti attacchi contro obiettivi di Hezbollah nei sobborghi meridionali di Beirut. Secondo fonti israeliane, gli obiettivi del massiccio attacco israeliano condotto stamane sarebbero stati il nuovo leader di Hezbollah, Naim Qassem, o uno dei comandanti del gruppo sciita, Talal Hamiya. Qassem è stato nominato alla guida di Hezbollah dopo l'uccisione di Hassan Nasrallah in un attacco aereo sul quartier generale del gruppo alleato dell'Iran nel sud di Beirut. Hamiya è stato nominato a capo della divisione operativa di Hezbollah dopo l'uccisione del capo delle operazioni militari, Ibrahim Aqil, il 20 settembre a Beirut.
Inoltre, un attacco aereo israeliano sulla Striscia di Gaza ha causato la morte di 19 persone, tra cui alcuni bambini, e il ferimento di oltre 40, secondo quanto indicato dal portavoce della Protezione Civile dell'enclave palestinese, Mahmud Bassal. Bassal ha dichiarato che "diciannove persone sono state uccise e più di 40 sono rimaste ferite in tre massacri causati dagli attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza tra mezzanotte e questa mattina", nonché dal fuoco dei carri armati a Rafah.
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