Como: addio a Deborah Vanini, la mamma che ha sacrificato la propria vita per far nascere la figlia
Oggi, nella chiesa di San Giuseppe a Como, si sono svolti i funerali di Deborah Vanini, la trentottenne che ha scelto di rinunciare alle cure per un tumore al quarto stadio per portare a termine la gravidanza e dare alla luce la sua bambina, Megan. Numerosi amici e parenti si sono riuniti per darle l'ultimo saluto, mentre molti altri hanno espresso il loro cordoglio sui social, rivolgendosi ai genitori Antonio ed Eleonora, al compagno Massimo e alla piccola Megan, di soli due mesi.
Una cara amica, Katia Gianquinto, ha scritto su Facebook: "Oggi il cielo ha guadagnato una stella, ma qui per noi il vuoto è immenso. Hai sempre illuminato la vita di chiunque ti fosse accanto con il tuo sorriso, la tua dolcezza e la tua positività contagiosa".
A settembre, in occasione della nascita di Megan, Deborah aveva condiviso pubblicamente la sua storia. "Il giorno in cui ho scoperto di essere incinta, ho scoperto anche di avere un tumore al quarto stadio", raccontava, descrivendo quel momento come uno shock. "Avevo una vita da sogno fino al giorno precedente. Dalla notizia più bella alla più brutta in 25 secondi netti. Dalla gioia più grande alla disperazione più assoluta. Dall’estasi alle pene dell’inferno".
Deborah ha affrontato mesi di esami, visite estenuanti e dolorose, farmaci incompatibili con la gravidanza. "SCELTE. Scelte più grandi di noi, sulla vita che avevamo creato. Messi davanti alla più difficile al mondo per un genitore, decidere per la vita o meno dei propri figli. Ho pianto notti intere per la paura, per la tensione, per i dubbi... Ho perso la via, mi sono disperata, chiesto perché proprio a ME, a NOI".
Grazie al supporto dello staff dell'ospedale Niguarda, degli amici, della madre e del compagno Massimo, che non l'ha mai lasciata sola, Deborah ha trovato la forza di andare avanti. "Sono riuscita a trovare anche dei lati positivi in tutto questo, perché ci sono sempre nonostante tutto. E quando ci lamentiamo di qualcosa, valutiamo bene il 'peso di questa cosa'".
Nonostante le complicazioni, tra cui un parto prematuro e una tromboembolia polmonare, Megan è nata a 35 settimane. Deborah le ha dato il benvenuto con queste parole: "Forse tu non lo sai ancora, ma mi hai letteralmente salvato la vita".
Madre e figlia hanno condiviso poco più di due mesi insieme, che Deborah ha considerato un miracolo. "Chissà per quanto tempo potrò guardarti. Ogni mese, giorno, ora, sono un prezioso dono. Non diamolo mai per scontato. Farò di tutto e lotterò per guardarti il più a lungo possibile", scriveva celebrando il primo mese di vita di Megan.
La storia di Deborah Vanini è un commovente esempio di amore materno e sacrificio, che ha toccato profondamente la comunità di Como e oltre.
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