Milano, tensioni al Corvetto: la fidanzata di Ramy Elgaml chiede giustizia pacifica
Nel quartiere Corvetto di Milano, le recenti proteste per la morte di Ramy Elgaml, 19 anni, hanno suscitato preoccupazione. Ramy è deceduto nella notte tra sabato e domenica durante un inseguimento in scooter con i carabinieri. La sua fidanzata, Neda Khaled, legata a lui da quattro anni, ha espresso il suo dolore e la sua posizione sulle manifestazioni in corso.
"Vedere le immagini delle tensioni nel quartiere per la morte di Ramy mi stringe il cuore. Stiamo lottando per una vita persa, non vogliamo crearne altre", ha dichiarato Neda. Ha ricordato l'ultimo messaggio ricevuto da Ramy alle 3:15, pochi minuti prima dell'incidente, in cui le aveva inviato una foto in moto. "Gli ho risposto alle 4:01, un minuto dopo che se n’è andato", ha aggiunto con commozione.
Neda ha sottolineato la necessità di ottenere verità e giustizia riguardo all'accaduto. "Voglio che ci vengano dette le cose com’erano. Non mi interessa neanche perché stava scappando. Non è quello il punto. Voglio solo sapere cosa gli è successo. Mi girano troppe domande in testa, voglio risposte, voglio essere in pace anche io", ha affermato.
Pur comprendendo le motivazioni delle proteste, Neda ha espresso preoccupazione per le modalità con cui si sono svolte. "Non sono mai scesa in strada con i ragazzi che nelle proteste hanno appiccato fuochi, lanciato petardi e scoppiato fuochi d’artificio. Non perché non tengo a Ramy, ma perché a vedere quelle immagini mi si stringe il cuore. Stiamo lottando per una morte, non vogliamo crearne altre. Domenica hanno investito una ragazzina, Ramy non lo avrebbe mai voluto", ha spiegato.
Ha riconosciuto che le proteste hanno portato l'attenzione sul caso di Ramy, ma ha ribadito che il suo ricordo dovrebbe essere onorato in modo pacifico. "Non dico che sbagliano a protestare, anzi se non avessero protestato il suo nome non sarebbe mai uscito. Adesso tutti sanno chi è Ramy, però comunque fa male vedere bottiglie, gente che si picchia, insulti e urla. Non è così che dev’essere ricordato Ramy. Dev’essere ricordato come una persona pacifica e tranquilla che non cercava e non creava problemi", ha concluso Neda.
Le autorità stanno indagando sull'incidente per chiarire le circostanze della morte di Ramy Elgaml. Nel frattempo, la comunità è invitata a mantenere la calma e a rispettare la memoria del giovane attraverso azioni pacifiche.
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