Donald Trump e le incertezze sul programma Russia della CIA

Con l'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, gli agenti doppi all'interno del governo russo si trovano ad affrontare nuove sfide. Negli ultimi tre anni, la CIA ha avviato un programma di reclutamento mirato a cittadini russi dissidenti, offrendo loro la possibilità di collaborare come agenti segreti. Questo programma ha incluso la diffusione di video con istruzioni su come contattare la CIA in modo sicuro.

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Tuttavia, l'elezione di Trump solleva preoccupazioni riguardo alla continuità di questa strategia. Trump potrebbe adottare una politica estera più conciliante nei confronti della Russia, influenzando negativamente gli sforzi di reclutamento. La nomina di Tulsi Gabbard come direttrice della National Intelligence, nota per le sue posizioni favorevoli alla Russia, aggiunge incertezze sulla direzione futura delle politiche di intelligence.

Inoltre, la gestione delle informazioni riservate da parte di Trump, evidenziata dalla vicenda dei documenti classificati a Mar-a-Lago, potrebbe compromettere la sicurezza delle fonti e delle operazioni della CIA. Calder Walton, storico dell'intelligence presso la Kennedy School di Harvard, sottolinea che, sebbene non siano noti dettagli specifici sui reclutamenti, la strategia della CIA è stata orientata in questa direzione.

Le informazioni riguardanti il numero di russi che hanno accettato di collaborare segretamente con l'Occidente sono altamente riservate. Le agenzie di intelligence occidentali hanno intensificato i tentativi di reclutamento, ma la maggior parte dei funzionari russi non può più viaggiare in Europa, rendendo il reclutamento all'interno della Russia considerato troppo rischioso.

Le motivazioni delle potenziali reclute possono includere necessità finanziarie, disaffezione ideologica o rancori personali. Spesso, gli accordi prevedono che la fonte accetti di rimanere sul posto per un periodo di tempo, con la prospettiva di un reinsediamento sotto una nuova identità.

Le preoccupazioni riguardo alla possibile nomina di Gabbard come capo dell'intelligence nazionale sono significative. La sua supervisione su 18 agenzie, tra cui l'FBI e la CIA, potrebbe influenzare negativamente la sicurezza delle informazioni riservate e la protezione delle fonti legate alla Russia.

Durante la prima amministrazione Trump, alcuni alleati dei Five Eyes erano cauti nel condividere informazioni sulla Russia che potessero finire alla Casa Bianca. È probabile che, con la nuova amministrazione, si adottino misure simili per proteggere le informazioni sensibili.

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