Approvato il dl fiscale: divisioni nella maggioranza su canone Rai, sanità e bonus Natale

La Commissione Bilancio del Senato ha approvato il decreto fiscale collegato alla manovra finanziaria, introducendo diverse misure chiave. Il decreto è ora all'esame dell'Aula di Palazzo Madama.

Canone Rai: La proposta della Lega di mantenere il canone Rai a 70 euro, anziché aumentarlo a 90 euro come previsto dalla manovra a partire dal 2025, è stata respinta. La votazione ha visto 12 voti contrari da Forza Italia e dalle opposizioni, e 10 favorevoli da Fratelli d'Italia e Lega. Nonostante ciò, l'emendamento potrebbe essere ripresentato durante la discussione della Legge di Bilancio.

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Payback sanitario: È stato approvato un emendamento, proposto da Fratelli d'Italia e sostenuto anche dalle opposizioni, riguardante il payback sanitario. Il senatore della Lega, Claudio Borghi, non ha partecipato alla votazione.

Contributi ai partiti: È stata approvata una modifica che incrementa di 3 milioni di euro il tetto per i contributi destinati ai partiti. Il via libera è arrivato sul testo originale proposto da PD e Alleanza Verdi e Sinistra, dopo che una precedente riformulazione del governo era stata bloccata dal Quirinale.

Concordato preventivo biennale: I termini per l'adesione al concordato preventivo biennale, scaduti il 31 ottobre, sono stati riaperti fino al 12 dicembre per i soggetti ISA. Questo strumento consente, per due anni, di pagare le imposte basandosi su una proposta dell'Agenzia delle Entrate, coerente con i dati in suo possesso e i redditi dichiarati dal contribuente. I soggetti in regime forfettario sono esclusi da questa proroga.

Bonus Natale: Il contributo una tantum di 100 euro è stato esteso ai genitori single con un reddito fino a 28.000 euro, ampliando la platea dei potenziali beneficiari a 4,5 milioni di persone. Tuttavia, il bonus potrà essere percepito da un solo componente per nucleo familiare.

Autostrade dello Stato: Sono stati stanziati ulteriori 343 milioni di euro per il patrimonio di Autostrade dello Stato, società in-house del Ministero delle Infrastrutture controllata dal MEF, destinati all'acquisizione di diritti e obblighi legati alle partecipazioni azionarie di ANAS in diverse società concessionarie.

Liste d'attesa nella sanità: È stata approvata una modifica che recupera le risorse non spese, stanziate durante l'emergenza Covid, per attuare piani operativi volti a ridurre le liste d'attesa. I fondi saranno utilizzati per potenziare le prestazioni aggiuntive e coinvolgere operatori privati accreditati.

Enti locali e certificazione Covid: Un emendamento, proposto dalla senatrice Paita (Italia Viva), abolisce le sanzioni pecuniarie per gli enti locali in caso di mancato invio della certificazione Covid per il 2022. In tali casi, la penalità consisteva già nell'obbligo di restituire allo Stato le risorse non certificate.

Durante l'approvazione del decreto, la maggioranza ha mostrato divisioni su alcuni emendamenti, come quello relativo al canone Rai e alle misure per la sanità in Calabria, proposto dal senatore Claudio Lotito di Forza Italia. La premier Giorgia Meloni ha minimizzato la portata di queste divergenze, definendole "schermaglie" senza particolare rilevanza. Tuttavia, l'opposizione, attraverso la segretaria del PD Elly Schlein, ha sottolineato le evidenti divisioni all'interno della maggioranza.