Taglio IRPEF al 33% per il ceto medio: piano del governo per il 2025

Il governo italiano sta valutando un intervento fiscale mirato a ridurre la pressione fiscale sul ceto medio, con l'obiettivo di abbassare l'aliquota IRPEF per i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro. Attualmente, questa fascia di reddito è soggetta a un'aliquota del 35%; la proposta prevede una riduzione al 33% e l'estensione dello scaglione fino a 60.000 euro.

Il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, ha dichiarato che l'attuazione di questa misura dipende dalle risorse disponibili, in particolare dalle entrate derivanti dal concordato preventivo biennale per le partite IVA. Il termine per l'adesione a questo concordato è stato recentemente prorogato al 12 dicembre 2024, per consentire una maggiore partecipazione e, di conseguenza, un incremento del gettito fiscale.

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Secondo le stime, per finanziare la riduzione dell'aliquota al 33% sarebbero necessari almeno 2,5 miliardi di euro. Tuttavia, le adesioni al concordato, fino ad ora, hanno generato un gettito inferiore alle aspettative, rendendo incerta la possibilità di implementare immediatamente il taglio fiscale.

Il governo sta quindi considerando l'opzione di inserire la misura nella Legge di Bilancio 2025 o, in alternativa, di adottare un decreto legge specifico all'inizio del prossimo anno, una volta che le risorse saranno confermate. L'obiettivo è sostenere il ceto medio, riconoscendo che questa fascia di popolazione sta affrontando crescenti difficoltà economiche.

La riduzione dell'aliquota IRPEF per i redditi medi è una priorità per l'esecutivo, ma la sua realizzazione è strettamente legata alla disponibilità di risorse finanziarie, che saranno definite nelle prossime settimane.

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