Jihadisti avanzano su Aleppo: scontri intensi con le forze di Damasco e raid aerei russi

Gruppi jihadisti e alleati armati hanno lanciato un'offensiva su Aleppo, nel nord-ovest della Siria, scontrandosi intensamente con l'esercito governativo di Damasco. L'agenzia di stampa Anadolu, citando proprie fonti, ha riportato che i miliziani sono riusciti a penetrare nel centro della città. Anche l'emittente Al-Jazeera ha confermato l'avanzata degli insorti, diffondendo immagini sui social media che mostrano il loro ingresso nei quartieri centrali.

L'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, con sede nel Regno Unito, ha riferito che, dopo aver fatto esplodere due autobombe, i jihadisti sono entrati nei quartieri di Al-Hamdaniya e Nuova Aleppo. In risposta, lo Stato Maggiore dell'esercito siriano ha dichiarato che le forze militari stanno contrastando l'offensiva dei gruppi terroristici armati su Aleppo e sono riuscite a riprendere il controllo di alcune posizioni. Attivisti locali hanno segnalato violenti scontri in corso.

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Fonti siriane citate da Sky News Arabiya hanno indicato che è previsto l'intervento dell'aeronautica militare russa su Aleppo per influenzare l'andamento degli scontri. L'esercito siriano ha accusato i jihadisti e gli alleati dell'opposizione armata di utilizzare armi pesanti, droni e combattenti stranieri negli scontri. Nel frattempo, cittadini di Aleppo contattati dall'agenzia Dpa hanno espresso profonda preoccupazione per la situazione.

Intensi raid aerei da parte di jet siriani e russi hanno colpito la città e la regione di Idlib, ultima roccaforte di ribelli e jihadisti nel nord-ovest della Siria. L'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani ha riportato che l'aeronautica russa e siriana hanno condotto 23 raid sulla regione di Idlib, mentre prosegue l'offensiva lanciata il 27 novembre dalle fazioni armate che controllano Idlib contro aree sotto il controllo delle forze di Damasco, arrivando fino ad Aleppo. Attivisti da Idlib hanno confermato combattimenti particolarmente intensi intorno alla città di Saraqeb. Il bilancio complessivo dei combattimenti è di almeno 255 morti, tra cui 24 civili.

L'Iran ha ribadito il suo sostegno al presidente siriano Bashar al-Assad durante l'offensiva nel nord-ovest della Siria. Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araqchi, ha confermato l'impegno dell'Iran a sostenere il governo siriano, il paese e le forze militari nella lotta contro il terrorismo e per garantire la sicurezza e la stabilità nella regione, come riportato dall'agenzia iraniana Tasnim. Questo è emerso durante un colloquio telefonico tra Araqchi e il collega siriano Bassam al-Sabbagh, incentrato sugli ultimi sviluppi in Siria e in Medio Oriente.

Il Cremlino ha definito la situazione nei pressi di Aleppo una violazione della sovranità della Siria. La Russia auspica che l'alleato Bashar al-Assad possa rapidamente ripristinare l'ordine ad Aleppo. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che la Russia sostiene il rapido ripristino dell'ordine in questa zona da parte delle autorità siriane e il ripristino dell'ordine costituzionale, come riportato dai media russi.

Almeno 14.000 persone sono state costrette a lasciare le proprie case dopo l'offensiva lanciata tre giorni fa dalle fazioni armate nel nord-ovest della Siria, sotto lo slogan "Deterrenza all'aggressione". David Carden, vice coordinatore regionale delle Nazioni Unite per gli aiuti umanitari in Siria, ha avvertito che la situazione nel nord-ovest sta peggiorando, soprattutto per i civili, con oltre 14.000 sfollati in tre giorni. Carden ha riferito alla Dpa di segnalazioni di bambini con molte ferite a causa degli attacchi.

La città di Saraqeb è considerata cruciale, poiché il suo controllo permetterebbe di dominare l'autostrada che collega Aleppo e Damasco. I media ufficiali siriani e l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani hanno denunciato l'uccisione di almeno quattro studenti universitari e il ferimento di altri due in un attacco delle fazioni armate contro un alloggio per universitari ad Aleppo, accuse che i gruppi armati respingono.

Agli studenti dell'Università di Aleppo è stato chiesto di lasciare il campus, e in città le persone vivono confinate nelle proprie case per timore di attacchi. Rami Abdel Rahman, a capo dell'Osservatorio, ha riferito di un esodo in diversi quartieri vicini alle aree degli scontri, come Nuova Aleppo, al-Furqan e Al-Hamdaniya. Un abitante di Aleppo ha raccontato alla Dpa della paura che regna in città, spiegando di raccogliere le proprie cose per trasferirsi con la famiglia verso Damasco.

Fonti dei ribelli e attivisti a Idlib affermano che le fazioni armate sono entrate nel quartiere di al-Rashideen e nel Centro di ricerca scientifica, agli ingressi ovest e sud di Aleppo. Le forze di Damasco, sostenute dagli alleati russi, hanno effettuato da mercoledì mattina più di cento raid aerei su obiettivi delle fazioni armate nelle zone di Idlib e Aleppo, che affermano di aver lanciato l'offensiva in risposta ai bombardamenti delle forze di Damasco. Questo attacco è considerato il più vasto da parte dei gruppi armati su Aleppo dal 2016, quando furono allontanati dalle zone orientali della città, e dal cessate

Siria: ribelli conquistano metà di Aleppo, raid russi e migliaia di civili in fuga - I ribelli siriani, guidati dal gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham, hanno preso il controllo di oltre la metà della città di Aleppo, capoluogo dell'omonima provincia nel nord della Siria. Le forze armate siriane confermano l'avanzata e il ministero della Difesa segnala "battaglie feroci" in corso, con decine di soldati fedeli a Bashar al-Assad uccisi.