Trapianti: nel 2025 i primi cuori artificiali permanenti in sperimentazione
Il cuore artificiale totale (Tah) è già una soluzione concreta per i pazienti con insufficienze cardiache gravi, utilizzato come dispositivo 'ponte' in attesa di trapianto. Dal prossimo anno, però, potrebbe compiere un importante passo avanti: i primi impianti permanenti saranno sperimentati, basandosi su tecnologie già collaudate. Questo progresso nasce dall'evoluzione di un dispositivo sviluppato alle porte di Parigi, il cui nome commerciale è Aeson. Utilizzato su 87 pazienti dal 2021, rappresenta un'innovazione frutto di tecnologie avanzate, inclusi componenti derivati dall'industria militare.
Il cuore artificiale Aeson, prodotto dall'azienda francese Carmat, sostituisce completamente un cuore malato e irreparabile. Realizzato con un design che imita l'organo naturale, integra una scheda elettronica altamente sofisticata, inizialmente sviluppata per missili, e modificata per adattarsi all'ambiente complesso del corpo umano. Alimentato da batterie esterne contenute in uno zaino portatile, il dispositivo unisce tecnologia avanzata e artigianalità per garantire prestazioni ottimali.
Stéphane Piat, CEO di Carmat, ha spiegato che la scheda elettronica è stata riprogettata per garantire una maggiore durata e resistenza alle difficili condizioni interne del corpo, come umidità e temperature variabili. Gli stress test effettuati finora hanno dato risultati promettenti, simulando l'invecchiamento accelerato del dispositivo senza riscontrare problemi significativi.
L'iniziativa rappresenta il coronamento del lavoro iniziato nel 2013, con il primo cuore artificiale impiantato. Il progetto, ideato dal cardiochirurgo Alain Carpentier, mira a creare un'alternativa valida e permanente al cuore naturale, garantendo ai pazienti una qualità della vita migliore. L'azienda sta attualmente selezionando i centri clinici per avviare la sperimentazione, che potrebbe segnare una svolta nella gestione delle malattie cardiache gravi.