Albertina Gasparoni racconta i presidenti: Pertini populista e Cossiga una grande intelligenza deviata

Albertina Gasparoni, storica segretaria al Quirinale dal 1972 al 2003, ha lavorato con molti presidenti della Repubblica. In un’intervista a Repubblica, ha condiviso aneddoti sui presidenti che ha conosciuto, a partire da Sandro Pertini, che definisce un leader populista ma capace di umiltà. Ricorda un episodio in cui il presidente, dopo un fraintendimento che la fece piangere, si scusò profondamente: «Non posso andare a casa senza il suo perdono», le disse.

Gasparoni ha iniziato il suo lavoro al Quirinale con Giovanni Leone, descritto come una persona rassicurante, e ha concluso con Carlo Azeglio Ciampi. Ha raccontato anche di Aldo Moro, che lavorava ovunque, persino al cinema, con una lampadina per leggere documenti al buio. Scriveva i discorsi a mano, spesso in modo indecifrabile, costringendo il suo staff a chiedere chiarimenti.

albertina gasparoni

La sua esperienza ha richiesto una lotta contro il maschilismo di un ambiente dominato dagli uomini, ma Gasparoni afferma di essersi sempre fatta rispettare. Su Giovanni Leone, ricorda la tensione che riusciva a stemperare con la sua gentilezza, e l’amarezza del momento in cui fu costretto a dimettersi, redigendo con urgenza il suo discorso di addio.

Di Sandro Pertini, racconta la vicinanza emotiva alla gente, evidente in episodi come la gestione del terremoto in Irpinia, quando il presidente invitò i cittadini a contattarlo personalmente. La sua popolarità crebbe anche grazie alla vittoria dell’Italia al Mundial del 1982, che lo consacrò come simbolo nazionale.

Con Francesco Cossiga, invece, i rapporti furono meno sereni. Gasparoni lo definisce una persona di grande intelligenza ma con tratti destabilizzanti. Preferì lasciare il suo incarico piuttosto che restare in un ambiente poco empatico. Cossiga, dice, aveva un modo diretto di esprimersi, spesso condividendo opinioni controverse con i giornalisti durante i viaggi ufficiali.

La testimonianza di Gasparoni offre uno spaccato unico sul dietro le quinte del Quirinale, illuminando la complessità umana e politica dei protagonisti della storia della Repubblica.