Manovra 2025: la maggioranza concorda su modifiche per imprese, famiglie e sanità
Oggi, a Palazzo Chigi, si è tenuto un vertice di maggioranza sulla manovra finanziaria, presieduto dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con la partecipazione dei Vice Presidenti Antonio Tajani e Matteo Salvini, del leader di Noi Moderati Maurizio Lupi, del Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e del Viceministro Maurizio Leo. L'incontro, descritto in una nota ufficiale come svoltosi in un "clima molto collaborativo", ha permesso di condividere alcuni aggiustamenti focalizzati sulle priorità della manovra: sostegno alle imprese, alle famiglie e al sistema sanitario.
Concluso il vertice, è iniziato il Consiglio dei Ministri, con all'ordine del giorno, tra l'altro, il decreto milleproroghe e il decreto legislativo sulla giustizia. Successivamente, la Premier Meloni ha convocato un incontro sulla crisi in Siria, coinvolgendo i ministri competenti e i rappresentanti dell'intelligence.
Manovra 2025: bonus edilizia, detrazioni sanitarie e agevolazioni per famiglie numerose - La legge di bilancio 2025 introduce importanti novità per le detrazioni fiscali, ridisegnando il sistema degli sconti in base al reddito e alla composizione del nucleo familiare. L’introduzione del quoziente familiare premia le famiglie più numerose e con redditi più bassi, offrendo benefici maggiori.
Pensioni 2025: tutte le novità della manovra e le misure confermate - Il sistema pensionistico per il 2025 non presenta grandi cambiamenti rispetto all'anno precedente. I requisiti per la pensione di vecchiaia rimangono 67 anni di età e 20 anni di contributi, con un importo minimo della pensione pari a 538,69 euro. Le misure principali come Quota 103, Ape Sociale e Opzione Donna sono state confermate senza modifiche sostanziali.
Manovra 2025 approvata: tutte le novità su pensioni, fisco, famiglia e imprese - La terza manovra del governo Meloni è stata approvata definitivamente al Senato dopo circa due mesi di dibattito e con un esame quasi esclusivamente monocamerale. Tra le principali misure, il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori con redditi fino a 40mila euro diventa strutturale, beneficiando oltre 14 milioni di dipendenti.