Tragedia al deposito Eni di Calenzano: Recuperati i corpi di due dispersi, salgono a quattro le vittime

Questa mattina, durante la ripresa delle operazioni di ricerca, sono stati rinvenuti i corpi di due dei tre dispersi sotto le macerie delle pensiline del deposito di carburanti Eni a Calenzano, Firenze, teatro di una violenta esplosione avvenuta ieri alle 10:20. Il bilancio delle vittime sale così a quattro. La Procura di Prato, guidata dal procuratore Luca Tescaroli, ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo plurimo, esaminando anche le ipotesi di lesioni colpose aggravate dalla violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e disastro colposo.

L'esplosione, verificatasi nell'area di carico delle autocisterne, ha causato un incendio che ha richiesto l'intervento dei Vigili del Fuoco per oltre due ore. Oltre alle vittime, si registrano nove feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni. Le autorità locali avevano espresso preoccupazioni riguardo ai potenziali rischi associati al deposito; un rapporto di due anni fa segnalava la possibilità di incidenti rilevanti.

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In segno di lutto, il sindaco di Calenzano ha proclamato due giorni di lutto cittadino, sospendendo tutte le attività pubbliche e chiudendo strutture comunali. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha annunciato una giornata di lutto regionale per mercoledì 11 dicembre.

Esplosione al deposito Eni di Calenzano: nuovo sopralluogo e indagini sulla baia 6 - A una settimana dall'esplosione al deposito Eni di Calenzano, che ha causato cinque morti e 26 feriti, di cui due ancora in gravi condizioni, le indagini proseguono con un nuovo sopralluogo. Il procuratore di Prato, Luca Tescaroli, e il sostituto Massimo Petrocchi, accompagnati da un team di consulenti ed esperti in esplosivi, chimica, impiantistica industriale e sicurezza sul lavoro, sono tornati sul luogo dell'incidente in via Erbosa.

Esplosione al deposito Eni di Calenzano: escluso sabotaggio, segnalate anomalie prima della tragedia - Dai primi accertamenti tecnici della Procura non è stata trovata traccia di esplosivi nel deposito carburanti Eni di Calenzano (Firenze), escludendo il sabotaggio come causa dell’esplosione. L’intera struttura è stata posta sotto sequestro per consentire analisi approfondite e determinare le origini dello scoppio verificatosi alle pensiline di carico delle autocisterne.

Esplosione al deposito Eni di Calenzano: 2 morti, 3 dispersi e 26 feriti - Il 9 dicembre 2024, intorno alle 10:20, un'esplosione ha scosso il deposito di carburanti Eni a Calenzano, vicino Firenze, causando 2 morti, 3 dispersi e 26 feriti. L'incidente è avvenuto durante le operazioni di carico delle autobotti, provocando un incendio rapidamente domato dai vigili del fuoco.