Doping, nuove regole della Wada: mai più casi come Sinner dal 2027

L'Agenzia mondiale antidoping (Wada) ha annunciato modifiche significative al codice antidoping, valide dall'1 gennaio 2027. Questi cambiamenti arrivano in attesa del pronunciamento del Tribunale di arbitrato dello sport (Tas) di Losanna sul caso di Jannik Sinner, tennista azzurro risultato positivo al Clostebol in due controlli antidoping effettuati a marzo scorso. Il 23enne altoatesino era stato trovato con quantità minime della sostanza: 86 e 76 picogrammi per millilitro nei due test, rispettivamente.

Tra le principali novità c’è l’introduzione di un elenco di quantità minime per alcune sostanze vietate, al di sotto delle quali non scatterebbe il procedimento disciplinare. Viene inoltre ridefinito il concetto di "fonte contaminata", che sostituirà quello di "prodotto contaminato". Questa definizione, più ampia, includerà contaminazioni provenienti da cibo, bevande, ambiente o contatto con terze persone o oggetti.

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Il caso di Sinner è emblematico: il Clostebol è stato assunto involontariamente tramite un massaggio effettuato dall'ex fisioterapista Giacomo Naldi. Con le nuove regole, situazioni simili verranno gestite come quella di Iga Swiatek, numero 2 del ranking Wta, squalificata per un mese per contaminazione di un prodotto illegale senza colpa significativa.

Le nuove normative mirano a evitare penalizzazioni sproporzionate per casi di contaminazione accidentale, garantendo maggiore equità per gli atleti.

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