Donazione samaritana: dona un rene a uno sconosciuto per gratitudine alla vita
Il gesto di estrema generosità di un uomo che ha donato un rene a uno sconosciuto è stato raccontato durante una conferenza stampa del Centro nazionale trapianti a Roma, segnando la prima donazione samaritana dal 2019. La decisione nasce dall’amore per la vita e dalla consapevolezza di aver ricevuto molto: “Amore, successo, amici. È il mio modo di ringraziarla”, ha spiegato il donatore mantenendo riservata la propria identità.
L'uomo, descritto come un credente con diverse esperienze di volontariato, ha scoperto casualmente la possibilità di questa donazione tramite una familiare di un trapiantato. Dopo aver ottenuto informazioni dal centro trapianti di Padova, ha iniziato il percorso che prevede rigorosi controlli medici per verificarne la salute e individuare compatibilità con i riceventi. La donazione ha dato inizio a una catena che ha salvato tre vite.
Durante il percorso, l’uomo ha condiviso alcuni giorni con chi stava per ricevere un trapianto, osservando da vicino la competenza e la dedizione del personale sanitario. Ha raccontato: “Ho ricevuto salute, amore, soddisfazione professionale e amicizia. Mi sono chiesto come rendere questo grazie completo. Collaborare come il buon samaritano, immagine evangelica, è stata una grande opportunità di vita”.
Il donatore ha sottolineato come la donazione samaritana non sia rivolta a una singola persona, ma all’intera comunità che, attraverso criteri sanitari, decide chi sarà il ricevente. Ha citato Papa Francesco sulla parabola del buon samaritano, ribadendo che il gesto coinvolge un intero sistema di supporto: medici, operatori sanitari e persino la Polizia di Stato, responsabile del trasporto degli organi.
Il gesto è stato descritto come un esempio di fiducia e solidarietà. La catena di donazione ha coinvolto tre donatori e tre riceventi, con l’intervento di unità operative distribuite in diverse regioni italiane. “Abbiamo giocato una partita importante, ognuno nel proprio ruolo, e abbiamo vinto 3-0”, ha concluso il donatore, evidenziando l’importanza del lavoro di squadra che rende possibile salvare vite.