Putin sfida l'Occidente, cerca Trump e propone trattative irrealizzabili: Zelensky lo definisce pazzo
Vladimir Putin dichiara di essere più vicino agli obiettivi della Russia in Ucraina, lanciando messaggi di sfida a Occidente e Nato e aprendo a negoziati con Kiev, ma con condizioni ritenute inaccettabili dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Quest’ultimo, da Bruxelles per il Consiglio europeo, definisce il leader del Cremlino "pazzo".
Durante la tradizionale conferenza stampa di fine anno, durata oltre quattro ore, Putin afferma che l'avanzata russa in Ucraina procede e promette lo "sfratto" dei soldati ucraini dalla regione di Kursk, senza specificare tempistiche. Sottolinea la forza militare russa, evidenziando il nuovo missile Oreshnik, definito impossibile da intercettare. Secondo Putin, la Nato sarebbe de facto in guerra con la Russia, e l’esercito russo raggiunge livelli di prontezza al combattimento tra i più alti al mondo.
Putin ribadisce che la decisione di invadere l'Ucraina nel 2022 sarebbe dovuta avvenire prima e ammette l'assenza di preparazione iniziale. Nel frattempo, apre alla possibilità di dialogo, sottolineando però che eventuali negoziati dovranno avvenire con un governo ucraino legittimo, accusando Zelensky di essere ormai scaduto come presidente.
Il leader russo si dice pronto a trattare con Donald Trump, ritenendolo un interlocutore primario e rinnovando l'offerta di negoziati con Kiev. Tuttavia, considera ogni forma di cessate il fuoco come un vantaggio tattico per gli ucraini, affermando che l'obiettivo resta una pace a lungo termine.
Da Bruxelles, Zelensky risponde duramente, sostenendo che Putin "ama uccidere" e confidando nell’eventuale ritorno di Trump per risolvere il conflitto. Zelensky sottolinea che l’Ucraina necessita di maggiori garanzie di sicurezza e chiede supporto internazionale, inclusi sistemi di difesa aerea per proteggere le infrastrutture energetiche durante l’inverno.
Entrambi i leader respingono l’idea di una tregua proposta dal premier ungherese Viktor Orban, ritenendola inadeguata a garantire una risoluzione duratura del conflitto. L’Ucraina prosegue la sua richiesta di armamenti avanzati, in attesa di ricevere i sistemi Patriot e altre forniture da Canada e Germania.
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