Martina Voce, studentessa fiorentina accoltellata dall'ex a Oslo: condizioni gravi ma stabili

Martina Voce, 21enne fiorentina trasferitasi a Oslo per studiare Informatica, è stata aggredita con trenta coltellate dall'ex fidanzato, un 24enne norvegese di origini indiane. L'aggressione è avvenuta venerdì scorso in un fast-food del quartiere Vulkan dove la giovane lavorava. L'uomo, dopo una breve discussione, si è scagliato contro di lei con un coltello da cucina, colpendola più volte al volto, al collo, alle braccia e alla schiena. Un colpo ha raggiunto la giugulare, causando una grave emorragia.

Martina è stata subito soccorsa e trasferita in un ospedale vicino, dove ha già subito due interventi chirurgici, il più lungo durato sette ore per riparare una lesione dietro l'orecchio sinistro che aveva intaccato la giugulare. Attualmente si trova in terapia intensiva, intubata, con prognosi riservata. I medici hanno fermato l’emorragia e considerano le sue condizioni stazionarie, ma dovrà affrontare ulteriori interventi nei prossimi giorni per le ferite a mani, guancia e gola.

martina voce

La Farnesina ha dichiarato che la giovane "non è in pericolo immediato di vita". La famiglia di Martina è arrivata a Oslo e riceve supporto dall'ambasciata italiana. L'avvocato Carlo Voce, padre della studentessa, ha sottolineato il rapido intervento di tre colleghi della figlia che hanno bloccato l'aggressore. Uno di loro ha riportato ferite gravi, con 50-60 punti di sutura alle braccia, mentre un altro ha una spalla rotta.

L'aggressore, accusato di tentato omicidio, è ricoverato in ospedale e piantonato dalla polizia. Secondo la ricostruzione, la relazione tra i due era terminata dopo l'estate e Martina aveva bloccato l'uomo sui social a causa di messaggi insistenti. L’avvocato Voce ha descritto l'ex fidanzato come una persona inizialmente tranquilla, ma incapace di accettare la fine della relazione. La Procura di Oslo ha aperto un'indagine e anche i familiari della vittima hanno presentato una denuncia alla Procura di Roma, competente per i reati contro cittadini italiani all’estero.

Grazie alla vicinanza dell'ospedale e al coraggio dei colleghi, Martina è stata salvata in extremis. Il padre ha ringraziato i "tre santi ragazzi" che hanno rischiato la vita per fermare l'aggressore.