Analisi dei dati: gli esperti dell'agenzia Central Marketing Intelligence spiegano quali sono le sfide per il nuovo anno

L’evoluzione delle tecnologie digitali ha reso sempre più centrale il ruolo dell’analisi dei dati per poter restare competitivi nel mercato e l’intelligenza artificiale è divenuta la chiave per ottimizzare ulteriormente questo processo. Ma cosa riserverà il 2025 per il settore? Quali sono le sfide prioritarie che vanno affrontate?

Per approfondire questo tema ci siamo rivolti al team di Central Marketing Intelligence - un’importante agenzia del settore ‘Data Analysis per il marketing’ - che ha accettato di aiutarci a comprendere meglio che direzione sta prendendo l’analisi dei dati e quali sfide il nuovo anno porterà con sé. Partiamo dal fatto che si va sempre più verso una maggiore adozione dell’intelligenza artificiale, in particolare quella generativa che permette di generare nuovi dati con caratteristiche utili per addestrare modelli di Machine Learning, aumentando la varietà dei dataset impiegati a tale scopo e colmando eventuali lacune (Data Augmentation). Inoltre, permette di creare facilmente contenuti personalizzati, inclusi quelli testuali e audiovisivi, sulla base dei dati raccolti.

analisi dati

Un’altra sfida viene dalla nuova normativa europea, il Data Act, che, come spiega il sito della Commissione Europea, diverrà applicabile dal 12 settembre 2025. Gli obiettivi che si pone sono quelli di offrire all’utente un maggiore controllo sulle informazioni generate dai suoi dispositivi, nonché di tutelare le imprese più deboli da clausole contrattuali eccessivamente svantaggiose imposte da aziende più forti per quanto riguarda la condivisione dei dati. Molto importante anche il Capo VI di questa norma che mira a favorire il passaggio da un operatore cloud all’altro rapidamente, senza perdere dati e, a partire dal 2027, senza pagare costi per il trasferimento.

Ma le novità non riguardano solo il settore normativo, un altro importante nodo da affrontare è quello relativo alla qualità delle informazioni. All’aumentare della massa di dati raccolti, si rende sempre più necessario fare attenzione alla loro correttezza e verificarne l’affidabilità in tempi rapidi. È fondamentale, quindi, sviluppare degli strumenti che facilitino questa operazione, vista anche la varietà delle fonti da cui i dati vengono acquisiti, che rendono più probabile che vi siano duplicati o valori outlier. Meno i dati sono strutturati, più è difficile garantirne rapidamente la correttezza e la pulizia.

Un’ulteriore questione, precisano gli esperti di CMI, è quella legata alla sostenibilità. La Data Analysis riveste sempre più un ruolo chiave nel monitoraggio delle condizioni dell’ambiente e nella riduzione del consumo energetico, consentendo di avere informazioni sempre aggiornate sullo stato del pianeta, ma la sostenibilità deve estendersi anche alla conservazione dei dati. La necessità di un numero maggiore di data center ha portato a un aumento esponenziale del consumo di energia elettrica e, conseguentemente, a una crescita delle emissioni di CO2. La soluzione può venire dai green data center, strutture che mirano a ridurre il più possibile l’impatto ambientale in tutte le fasi della loro esistenza. Le tecniche sfruttate per rendere più ecocompatibili questi centri sono varie, su tutte il ricorso a energie rinnovabili per alimentarli e l’utilizzo di materiali che non danneggino l’ambiente per costruirli. Al momento queste strutture hanno costi maggiori rispetto a quelle tradizionali, anche se non mancano soluzioni creative come il free cooling, ossia la costruzione dei data center in aree dove le temperature sono molto basse, in modo da sfruttare l’aria fredda.

Queste sono alcune delle sfide che attendono il settore nel nuovo anno che si avvicina, in cui bisognerà fare i conti non solo con il controllo di una mole sempre maggiore di dati ma anche con i nuovi quadri normativi (che cambiano le carte in tavola per il settore) e con la sostenibilità, tematica sempre più importante per uno sviluppo che non vada a gravare ulteriormente sulle risorse del pianeta.