Caso Emanuela Orlandi, Chaouqui: Il Papa non sa dove sia e cosa le sia accaduto
Francesca Immacolata Chaouqui, ex commissaria per la pontificia commissione Cosea, ha espresso in un’intervista al quotidiano Il Tempo le sue opinioni sul caso di Emanuela Orlandi. Chaouqui ha dichiarato di essere convinta che Papa Francesco non sia a conoscenza di dove si trovi Emanuela o di cosa le sia accaduto. Ha criticato apertamente la gestione pubblica della vicenda, definendola inadeguata e accusando alcune narrative di danneggiare le indagini.
Chaouqui ha evidenziato che, secondo lei, il Vaticano potrebbe non essere un nemico nella ricerca della verità, invitando a considerarlo un alleato. Ha affermato che "sapere cosa è accaduto a Emanuela e tacerlo è un reato" e ha ribadito che nessun segreto, nemmeno di Stato, può giustificare l'occultamento di crimini. Tuttavia, ha sottolineato di non condividere l’attuale metodologia adottata per le ricerche, ritenendo che spesso ci si concentri più sull’accusa al Vaticano che sulla vera indagine.
Chaouqui ha spiegato che la spettacolarizzazione della vicenda ha reso difficile ottenere informazioni concrete, poiché chi potrebbe avere indizi teme di finirne vittima in un documentario o in trasmissioni televisive. Ha anche ipotizzato la possibilità, per quanto dolorosa, che non ci siano prove sufficienti per risolvere il caso.
Attualmente, Chaouqui dirige un’agenzia di comunicazione internazionale con sedi a Roma, Milano e New York, ed è presidente dell’associazione Ripartiamo Aps. Inoltre, è stata recentemente nominata consulente della Trump Foundation, pur sottolineando che nessuna esperienza è paragonabile al lavoro svolto al fianco di Papa Francesco. Sul caso del cardinale Becciu, Chaouqui ha espresso il desiderio di ricucire i rapporti e di collaborare per il bene della Chiesa.
Emanuela Orlandi: il fratello Pietro denuncia il rifiuto di Papa Francesco per un incontro, mentre emergono nuove testimonianze sulla pista londinese - Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana scomparsa il 22 giugno 1983 a Roma, ha dichiarato di aver recentemente richiesto un incontro con Papa Francesco, ricevendo però una risposta negativa. Secondo Pietro, il Pontefice avrebbe motivato il rifiuto affermando di avere "troppi occhi puntati addosso".
Caso Emanuela Orlandi: confermata l’esistenza di un dossier in Vaticano - Il promotore di giustizia vaticano, Alessandro Diddi, ha confermato l'esistenza di un dossier riguardante la scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta nel giugno 1983. Diddi ha dichiarato: "Esiste, lo abbiamo trovato, è quello cui allude Pietro Orlandi, quello di cui parlò Paolo Gabriele".
Emanuela Orlandi, confermata l'esistenza del dossier: le dichiarazioni del Vaticano - Il caso di Emanuela Orlandi, la giovane cittadina vaticana scomparsa nel 1983, ha recentemente registrato un significativo sviluppo. Alessandro Diddi, Promotore di Giustizia del Vaticano, ha confermato l'esistenza di un dossier relativo alla vicenda. Questa rivelazione è avvenuta durante la presentazione del libro "Il trono e l'altare" di Maria Antonietta Calabrò.