Big Data nel Commercio: Trasformare i Numeri in Profitti
Cosa sono i Big Data? E qual è il loro valore in termini di profitto? Si tratta dei quesiti più frequenti, soprattutto in Italia, dove soltanto da qualche anno i Big Data sono diventati un must per le aziende che desiderano trasformarsi e assumere decisioni consapevoli sulla base di dati pertinenti.
In che modo i Big Data possono aiutare le aziende?
Con l'utilizzo globale di internet e dei social media, l'importanza dei Big Data nel commercio è cresciuta esponenzialmente. Se sfruttati a dovere, questi offrono alle aziende diverse vantaggi, essendo in grado di guidare le decisioni strategiche, migliorare l'efficienza operativa e contribuire alla fidelizzazione del cliente. Con l'analisi di grandi quantità di informazioni provenienti da diverse fonti, tra cui le interazioni sui social, le transazioni, le ricerche sul web e l'uso delle parole chiave, le aziende possono ottenere insights dettagliati circa le tendenze in atto, i comportamenti dei consumatori e le dinamiche di mercato. Tutto ciò consente loro di soddisfare al meglio le esigenze del cliente, personalizzare le offerte, prevedere l'andamento del mercato e ottimizzare i processi aziendali, migliorando pianificazione e gestione del rischio. Ma non finisce qui. Per ottimizzare la raccolta dei Big Data e portarla a un livello più avanzato, è nata la cosiddetta Retail Intelligence, che utilizza strumenti come l'IA e Internet of Things (sensori e dispositivi connessi che raccolgono dati in tempo reale, tra cui il flusso di clienti in determinate fasce orarie, le preferenze di acquisto e l'uso di determinati prodotti) per raccogliere, analizzare e interpretare le informazioni all'interno dei punti vendita fisici. XXX propone soluzioni smart, economiche e facili da utilizzare, attraverso cui migliorare le prestazioni di qualsiasi attività commerciale.
Il mercato dei Big Data in Italia
La spesa annuale delle imprese italiane in software, servizi e infrastrutture per la gestione e l'analisi dei dati cresce a un ritmo sostenuto, che le ha permesso di raggiungere quota 3,42 miliardi di euro nel 2024. Di questi, il 75% è imputato alle grandi aziende e soltanto il 6% alla Pubblica Amministrazione. A diramare queste informazioni è stato il report dell'Osservatorio Big Data & Innovation Business Analytics della School of Management del Politecnico di Milano. A guidare gli investimenti è soprattutto il crescente interesse per la Generative AI. Il 2024 è stato anche l'anno del miglioramento, da parte delle grandi imprese, della propria capacità di valorizzare i dati. Secondo il rapporto del Politecnico di Milano, il 23% delle grandi aziende ha raggiunto un livello avanzato nella capacità di sfruttare al meglio i dati (nel 2023, il dato era fermo al 20%). Al momento, soltanto l'11% delle imprese può definirsi ancora immaturo da questo punto di vista (nel 2023 le aziende che non riuscivano a sfruttare adeguatamente le informazioni raccolte erano il 16% del totale).
Come si comportano le PMI italiane rispetto all'uso dei Big Data?
Non sono soltanto le grandi organizzazioni ad avvalersi di tecnologie all'avanguardia. Secondo le informazioni disponibili, il 79% delle PMI italiane investe stabilmente nell'analisi dei dati, facendo registrare una crescita costante nell'ultimo triennio. Indipendentemente dai numeri, però, è chiaro come l'integrazione dei Big Data nelle strategie commerciali rappresenti ancora una sfida complessa: il 78% delle piccole e medie imprese integra poche fonti e lo fa in maniera prevalentemente descrittiva, senza sfruttarne tutto il potenziale. Inoltre, soltanto il 37% delle PMI ha deciso di implementare strategie efficaci per valorizzare al meglio i dati nel prossimo anno: tali realtà si sono concentrate soprattutto sulla formazione e sull'aggiornamento del personale, al fine di sviluppare competenze interne che consentano loro di affrontare una sfida che acquisisce sempre più valore. Vale la pena sottolineare come la Retail Intelligence offra un vantaggio competitivo da non sottovalutare, essendo in grado di migliorare l'esperienza del cliente. Comprendere a fondo le abitudini d'acquisto, prevedere le tendenze, migliorare la gestione delle scorte e ottimizzare le strategie di pricing, consente di ridurre i costi, aumentare le vendite e distinguersi dalla concorrenza.