Neurostimolatore midollare permette a due pazienti di tornare a camminare: risultato unico al mondo
Due pazienti con lesione traumatica del midollo spinale sono tornati a camminare grazie all’impianto di un innovativo neurostimolatore midollare. L'intervento, realizzato da un team dell'Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, Università Vita-Salute San Raffaele (UniSR) e della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, ha utilizzato un protocollo di stimolazione elettrica epidurale ad alta frequenza, con risultati promettenti per il trattamento delle lesioni spinali.
Pubblicato su Science Translational Medicine, lo studio ha dimostrato che questa tecnica riduce significativamente la spasticità muscolare e migliora le capacità motorie nei pazienti con lesioni incomplete. I due pazienti trattati nel 2023 hanno recuperato le funzioni motorie, grazie alla combinazione del neurostimolatore con un percorso di riabilitazione intensiva. Questo approccio ha migliorato forza muscolare, deambulazione e controllo motorio, riducendo riflessi patologici e contrazioni involontarie che ostacolano i movimenti fluidi.
Le lesioni al sistema nervoso centrale, come quelle spinali, possono causare difficoltà di movimento, paralisi e spasticità muscolare, una condizione che interessa il 70% dei pazienti con danni al midollo spinale. La spasticità si manifesta con rigidità e spasmi che limitano la mobilità. Attualmente, i protocolli di stimolazione a bassa frequenza hanno effetti limitati su chi soffre di spasmi gravi. Questo studio ha invece mostrato che la stimolazione ad alta frequenza è efficace nell'inibire l’iperreattività dei circuiti spinali senza causare disagio.
Uno dei pazienti coinvolti è riuscito a percorrere 175 metri senza stimolazione attiva, un risultato significativo ottenuto dopo mesi di riabilitazione presso l'unità diretta dal dottor Sandro Iannaccone. Il professor Silvestro Micera e il professor Pietro Mortini, coordinatori dello studio, sottolineano come questa procedura chirurgica sia sicura ed efficace, aprendo nuove prospettive per il trattamento delle disabilità motorie.
Ad oggi, otto pazienti sono stati trattati con il neurostimolatore, mentre studi clinici su larga scala sono previsti per ampliare le applicazioni terapeutiche a diverse condizioni. I ricercatori guardano a un futuro in cui le tecnologie avanzate possano migliorare ulteriormente la qualità della vita delle persone con lesioni spinali.