Modena, duplice omicidio: 30 anni a Montefusco, la sentenza parla di motivi umanamente comprensibili

La Corte d'Assise di Modena ha condannato Salvatore Montefusco a 30 anni di carcere per l'uccisione di Gabriela Trandafir e di sua figlia Renata, avvenuta il 13 giugno 2022 a Castelfranco Emilia. Nonostante la Procura avesse richiesto l’ergastolo, i giudici hanno considerato le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti, definendo "umanamente comprensibili" i motivi che hanno spinto l’uomo al tragico gesto.

Nel dispositivo della sentenza, composto da oltre 200 pagine, si sottolinea che Montefusco, 70 anni e incensurato, non avrebbe mai compiuto un atto di simile gravità se non fosse stato spinto dalle "nefaste dinamiche familiari" instauratesi nel tempo. Le aggravanti di premeditazione, crudeltà e futilità del movente sono state escluse. Il movente non è stato ritenuto meramente economico, nonostante le tensioni relative alla casa coniugale, ma legato a una "condizione psicologica di profondo disagio e frustrazione" derivante dall'altissima conflittualità familiare.

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I giudici hanno riconosciuto come attenuanti anche la confessione dell’imputato e il suo comportamento processuale corretto. Questi elementi, uniti al contesto di esasperazione familiare, sono stati decisivi nel limitare la pena a 30 anni.

L’università di Modena omaggia Davide Pellegrino: un attestato alla memoria per lo studente mancato a un passo dalla laurea - L’Università di Modena e Reggio Emilia ha ricordato Davide Pellegrino, studente di Collepasso (Lecce), morto a 28 anni il 22 settembre scorso dopo una lunga battaglia contro la malattia. Davide, iscritto al corso di laurea magistrale in ingegneria del veicolo, era a un solo esame dal completare il suo percorso accademico.

Ottantenne uccisa a Modena - figlio confessa in diretta tv: Sono stato io - Io non ero in cura da nessuna parte, mi è venuto così, d'istinto l'ho fatto. Non ce l'ho fatta Attualità - "Non ce l'ho fatta. Sono stato io. Non ce la facevo più". E' la confessione resa in diretta alle telecamere di Pomeriggio 5 da Lorenzo Carbone, il 50enne ricercato dopo che ieri la madre Loretta Levrini, con cui viveva, era stata trovata in casa priva di vita a Spezzano.

Ottantenne uccisa a Modena - il figlio confessa in tv: Sono stato io - mi è venuto d'istinto - Le telecamere lo hanno intercettato sotto casa Io non ce la facevo più. Non ce l'ho fatta Attualità - "Non ce l'ho fatta. Sono stato io. Non ce la facevo più". E' la confessione resa in diretta alle telecamere di Pomeriggio 5 da Lorenzo Carbone, il 50enne ricercato dopo che ieri la madre Loretta Levrini, con cui viveva, era stata trovata in casa priva di vita a Spezzano.