Truffa borse di studio da oltre mezzo milione scoperta a Torino: 26 denunce e sanzioni per 404 mila euro
Scoperta una truffa da oltre mezzo milione di euro legata alle borse di studio in Piemonte. L'indagine "Fake Home", condotta dalla Guardia di Finanza di Torino in collaborazione con l’Edisu Piemonte, ha coinvolto 80 studenti stranieri, principalmente iraniani, indiani e pakistani. Gli studenti, con la complicità di due proprietari immobiliari, hanno ottenuto in modo fraudolento borse di studio erogate dall'Ente regionale per il diritto allo studio, senza rispettare i requisiti previsti.
Le indagini sono partite dall’analisi di contratti di locazione stipulati da un 37enne ucraino residente a Torino, proprietario di quattro immobili. Nei suoi appartamenti risultavano formalmente residenti 66 studenti, oltre ai reali occupanti. I contratti di locazione si sono rivelati fittizi: gli studenti vivevano ospiti di amici, senza alloggi regolari, ma autocertificavano all’Edisu la disponibilità di un alloggio per ottenere le borse di studio. Ogni contratto fasullo fruttava al proprietario dai 500 ai 600 euro.

Il sistema fraudolento si diffondeva tramite passaparola e social media nella comunità universitaria. È stato identificato anche un secondo proprietario, un italiano di 34 anni, che ha facilitato l’accesso di altri studenti a benefici non dovuti.
Tra il 2022 e il 2024, il meccanismo ha permesso di ottenere borse di studio per 513.522,95 euro, incluse risorse del Pnrr, oltre a esenzioni dalle tasse universitarie. Per l’anno accademico 2024/25, sono state escluse 11 posizioni irregolari. L’Edisu Piemonte ha richiesto la restituzione di 323.807,45 euro e bloccato ulteriori contributi per 189.715,50 euro.
A conclusione dell'operazione, sono state denunciate 26 persone (due proprietari, un intermediario e 23 studenti). Altri 47 studenti, invece, hanno ricevuto sanzioni amministrative per un totale di 404.544,61 euro, per somme percepite indebitamente ma inferiori al limite di rilevanza penale.
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