Le oscillazioni dei raggi X di un buco nero gigante rilevate dal telescopio Xmm-Newton dell'Esa
Il telescopio Xmm-Newton dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha catturato oscillazioni nei raggi X provenienti da un buco nero supermassiccio, gettando nuova luce sui meccanismi complessi che regolano il consumo di materia da parte di questi oggetti celesti. Quando luce o materia attraversano l’orizzonte degli eventi, il punto di non ritorno di un buco nero, vengono inevitabilmente inghiottite. Tuttavia, i processi che avvengono prima dell'assorbimento rimangono un tema di ricerca.
Secondo i dati raccolti, il buco nero 1ES 1927+654, osservato dal telescopio dal 2011, ha mostrato variazioni anomale nell’emissione di raggi X dal 2022. Questo fenomeno potrebbe indicare l’ingresso di un grande oggetto, come una stella, nel suo disco di accrescimento, una struttura composta da gas che orbita intorno al buco nero emettendo radiazioni ultraviolette. Queste radiazioni interagiscono con una corona di gas carico, aumentando l'energia fino a produrre raggi X, fondamentali per lo studio dell’attività di questi oggetti.
Gli scienziati ipotizzano che il buco nero stia "mangiando" lentamente il suo pasto cosmico. L'oggetto catturato potrebbe essere una nana bianca, ossia una stella in fase terminale, che avrebbe dovuto essere completamente assorbita entro gennaio 2024. Tuttavia, le oscillazioni nei raggi X sono proseguite fino a marzo 2024, suggerendo un meccanismo più graduale.
Secondo una delle teorie avanzate, la nana bianca potrebbe essere in una fase in cui il buco nero ne sta progressivamente strappando materia, rallentando il processo di avvicinamento. Un comportamento simile è stato osservato in altre coppie di nane bianche che interagiscono gravitazionalmente.
La conferma di questa ipotesi potrebbe arrivare con l’attivazione del Laser Interferometer Space Antenna (Lisa), previsto per il 2030, che sarà in grado di rilevare oggetti come una nana bianca in orbita attorno a un buco nero supermassiccio. Nel frattempo, i dati di Xmm-Newton continueranno a fornire indizi preziosi sul comportamento di questi enigmatici giganti cosmici.