Mistero sui soldati nordcoreani in Russia: l'élite di Kim scompare dal fronte

Soldati nordcoreani, addestrati e motivati, sono stati avvistati nella regione russa di Kursk a supporto delle truppe di Vladimir Putin contro l'Ucraina. Questi militari, riconosciuti come un’élite, si distinguono per preparazione ideologica, disciplina e determinazione superiore ai soldati russi. Equipaggiamenti di qualità, istruzioni dettagliate e messaggi motivazionali attribuiti a Kim Jong-un confermano la loro importanza strategica. Nonostante ciò, dopo settimane di assalti intensi, i nordcoreani sono scomparsi dal fronte, lasciando mistero sulla loro attuale posizione e condizioni.

Le truppe di Kim Jong-un si dimostrano più disciplinate e pronte al sacrificio rispetto ai soldati russi, adottando tattiche che prevedono anche atti estremi per evitare la cattura. Portano con sé documenti scritti in coreano e tradotti in russo, contenenti istruzioni operative e resoconti dei combattimenti studiati per migliorare le strategie. Questi materiali, recuperati dai soldati ucraini, testimoniano la loro meticolosità e l’approccio analitico alle operazioni militari.

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Nonostante la loro efficienza, l’improvvisa scomparsa dal fronte potrebbe essere legata alle ingenti perdite subite. Secondo le stime, circa 4.000 soldati nordcoreani sarebbero stati uccisi o feriti, mentre due sono stati catturati vivi dalle forze ucraine. Le informazioni fornite da Kiev suggeriscono che i nordcoreani siano temporaneamente ritirati per riorganizzarsi.

Messaggi motivazionali attribuiti al leader nordcoreano, tra cui lettere di ringraziamento e incoraggiamento, evidenziano l'importanza attribuita da Pyongyang a questa missione. Alcuni fogli ritrovati contengono anche accuse implicite ai comandanti russi, accusati di fornire informazioni incomplete sulle posizioni nemiche.

Sul fronte, i nordcoreani dimostrano capacità di adattamento, passando da un'organizzazione di gruppo a formazioni più snelle per contrastare l’efficacia dei droni ucraini. Tra i loro effetti personali sono stati trovati quaderni con versi di canti patriottici e note che sottolineano il loro legame ideologico con la madrepatria. Analisi del DNA sui corpi recuperati sono in corso per confermare la provenienza geografica dei militari.

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