Tari 2025: le novità della tariffa puntuale e le nuove regole per i rifiuti

La Tari, tassa sui rifiuti, subisce modifiche significative nel 2025 con l’introduzione della tariffa puntuale, un sistema volto a premiare chi produce meno rifiuti indifferenziati. Questo tributo locale, destinato a coprire i costi della gestione dei rifiuti urbani, viene riscosso dai Comuni e applicato a chi possiede o utilizza immobili, indipendentemente dall’uso effettivo.

Dal 1° gennaio 2025, alcuni Comuni, come Ravenna e Cervia, hanno adottato la tariffa puntuale, basando l’importo della Tari non solo sulla superficie dell’immobile o sul numero di occupanti, ma anche sulla quantità reale di rifiuti indifferenziati prodotti. La misura sarà progressivamente estesa a livello nazionale.

Tra le principali novità:

  1. La tassa sarà calcolata considerando la quantità effettiva di rifiuti non riciclabili, incentivando la raccolta differenziata e la riduzione degli scarti non riciclabili.
  2. Saranno introdotti strumenti di tracciamento, come tessere elettroniche e cassonetti intelligenti, per monitorare la produzione dei rifiuti e responsabilizzare i cittadini.
  3. Il sistema premierà chi riduce la quantità di rifiuti indifferenziati, contribuendo a un sistema più equo.
tari 2025

Per quanto riguarda la prescrizione della Tari, la normativa attuale stabilisce un termine di 5 anni, oltre il quale il Comune non può più richiedere il pagamento. La decorrenza parte dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui il tributo doveva essere saldato. Ad esempio, la Tari del 2018 è andata in prescrizione il 26 marzo 2024, considerando i termini sospesi durante l’emergenza Covid.

La prescrizione può essere interrotta da atti formali di pagamento, come cartelle esattoriali, che azzerano i termini e li fanno ripartire. In alcuni casi, come in seguito a sentenze giudiziarie, il termine può estendersi fino a 10 anni.

Una volta scaduti i termini di prescrizione, il contribuente può richiedere lo sgravio presentando un’istanza di autotutela al Comune. Se non viene fornita risposta entro 60 giorni, è possibile ricorrere alla Commissione Tributaria Provinciale.

Tari Roma: scoperte oltre 138.000 utenze non dichiarate, in arrivo 355.000 avvisi di pagamento - A Roma, l'azienda municipalizzata Ama S.p.A. ha avviato un'importante operazione per contrastare l'evasione della Tassa sui Rifiuti (Tari). Grazie a recenti innovazioni organizzative e gestionali, è stata istituita una task force dedicata al controllo e all'incrocio dei dati anagrafici.