Caso di H5N1 in Inghilterra: Aviaria colpisce un umano, ceppo diverso dagli USA

Un caso umano di influenza aviaria H5N1 è stato confermato nella regione delle West Midlands, Inghilterra, dalla UK Health Security Agency (Ukhsa). La persona contagiata, che ha avuto un contatto prolungato con un gran numero di uccelli infetti in una fattoria, è attualmente in buone condizioni ed è ricoverata in un reparto ad alto rischio per malattie infettive.

L'infezione negli uccelli è stata causata dal genotipo DI.2, un virus noto per la sua circolazione stagionale nel Regno Unito e diverso dai ceppi osservati negli Stati Uniti tra uccelli e mammiferi. Nonostante l'infezione, l'Ukhsa ha ribadito che il rischio per la popolazione generale rimane molto basso. Finora, non sono state evidenziate trasmissioni da uomo a uomo, nonostante un'ampia sorveglianza.

caso h5n1

Tutti i contatti stretti del caso sono stati identificati e, per i soggetti a rischio, è stato offerto un trattamento antivirale per prevenire eventuali infezioni. Il caso è emerso dopo che l'Animal and Plant Health Agency (Apha) aveva individuato un focolaio di H5N1 in uno stormo di uccelli.

Secondo Susan Hopkins, Chief Medical Adviser dell'Ukhsa, i sistemi di rilevamento precoce e le misure di contenimento adottate sono efficaci per individuare e controllare i casi di infezione tra esseri umani. Christine Middlemiss, Chief Veterinary Officer del Regno Unito, ha sottolineato che, sebbene l'H5N1 sia altamente contagioso tra gli uccelli, i contagi umani sono estremamente rari e dipendono da circostanze specifiche. Per contenere la diffusione, gli uccelli infetti sono stati abbattuti, e le strutture agricole coinvolte saranno sottoposte a rigorosi interventi di pulizia e disinfezione.

Andrew Gwynne, ministro della Salute Pubblica, ha confermato che il Regno Unito resta preparato a rispondere a eventuali minacce sanitarie. Recentemente, il Paese ha aggiornato le scorte del vaccino H5 come misura di prevenzione contro l'influenza aviaria.

Allarme mutazioni dell'influenza aviaria: rischio crescente di diffusione nell'uomo - I virus dell'influenza aviaria rappresentano una minaccia crescente, con una potenziale capacità di adattarsi agli esseri umani e innescare future pandemie. Questo è l'alert emesso dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), che hanno recentemente pubblicato un parere scientifico basato sull'approccio One Health.

Gatti e cani e il rischio aviaria: le raccomandazioni dell'Iss per proteggerli - L'Istituto superiore di sanità (Iss) segnala un rischio, sebbene basso, di infezione da influenza aviaria per gatti e cani, soprattutto se vivono a contatto con uccelli infetti. Questo avvertimento segue il caso di un gatto contagiato in provincia di Bologna, sollevando l'attenzione sui comportamenti da adottare per tutelare gli animali domestici.

Gatto contagiato da Aviaria a Valsamoggia: caso isolato, nessun rischio per l’uomo - Un caso di influenza aviaria è stato rilevato in un gatto a Valsamoggia, in provincia di Bologna. L’animale viveva a stretto contatto con il pollame di un allevamento familiare già interessato dall’infezione, che aveva portato alla soppressione degli uccelli, come previsto dalla normativa.