Aumento delle microplastiche nel cervello umano: uno studio rivela dati allarmanti
Un recente studio pubblicato su Nature Medicine ha evidenziato la presenza crescente di microplastiche e nanoplastiche (MNP) nei tessuti umani, con una concentrazione particolarmente elevata nel cervello rispetto a fegato e reni. Le analisi hanno identificato principalmente polietilene, comune nelle buste di plastica e negli imballaggi alimentari, con livelli nel cervello superiori di 7-30 volte rispetto agli altri organi.
Lo studio ha confrontato campioni prelevati tra il 1997 e il 2024, riscontrando un aumento significativo delle MNP nel tempo, in parallelo con la crescente produzione e utilizzo della plastica. In particolare, i campioni del 2024 presentavano circa il 50% in più di microplastiche rispetto a quelli del 2016.
È stato osservato che individui con diagnosi di demenza mostravano una maggiore accumulazione di MNP nel cervello, soprattutto nelle pareti dei vasi sanguigni cerebrali e nelle cellule immunitarie. Tuttavia, non è stata stabilita una relazione causale tra la presenza di microplastiche e lo sviluppo di malattie neurodegenerative.
Questi risultati sottolineano la necessità di approfondire le vie di esposizione, i meccanismi di assorbimento ed eliminazione delle MNP, nonché le possibili implicazioni per la salute umana, in particolare per quanto riguarda il sistema nervoso centrale.
Nihart, A.J., Garcia, M.A., El Hayek, E. et al. Bioaccumulation of microplastics in decedent human brains. Nat Med (03 February 2025). https://doi.org/10.1038/