Processo d'appello per Alessia Pifferi: decisione su nuova perizia psichiatrica

Oggi Alessia Pifferi è comparirà davanti alla Corte d'Assise d'Appello di Milano per il processo relativo alla morte della figlia Diana, di 18 mesi, deceduta nell'estate del 2022 dopo essere stata lasciata sola per sei giorni. In primo grado, Pifferi è stata condannata all'ergastolo per omicidio volontario aggravato.

L'udienza odierna è stata convocata per valutare la richiesta della difesa di una nuova perizia psichiatrica sull'imputata. L'avvocata Alessia Pontenani sostiene che Pifferi possa soffrire di un "grave deficit cognitivo" che ne comprometterebbe la capacità di intendere e di volere. Una precedente perizia, effettuata durante il primo grado di giudizio, aveva dichiarato l'imputata capace di intendere e di volere al momento dei fatti. La Corte deciderà se accogliere la richiesta di una nuova valutazione psichiatrica o procedere direttamente con la discussione delle parti e la sentenza.

processo appello

Il caso ha suscitato profonda indignazione nell'opinione pubblica. Secondo le indagini, nel luglio 2022, Alessia Pifferi avrebbe lasciato la figlia sola nel loro appartamento in zona Ponte Lambro, a Milano, per trascorrere del tempo con il compagno. Al suo ritorno, dopo sei giorni, ha trovato la bambina priva di vita. L'autopsia ha evidenziato che la piccola è morta a causa di una grave disidratazione. Nella sentenza di primo grado, i giudici hanno sottolineato che Pifferi ha agito per un "futile ed egoistico movente", privilegiando i propri desideri rispetto al dovere di accudire la figlia.

La difesa mira a ottenere una nuova perizia psichiatrica per dimostrare che l'imputata non era pienamente consapevole delle proprie azioni al momento dei fatti. Se la Corte accoglierà questa richiesta, il processo potrebbe subire ulteriori rinvii per consentire l'esecuzione della valutazione. In caso contrario, si procederà con le arringhe finali e la successiva sentenza.

Omicidio di Diana, l’appello di Alessia Pifferi nel giorno in cui la bambina avrebbe compiuto 4 anni - Alessia Pifferi torna a comparire in aula per il processo d’appello. Una data altamente simbolica, poiché ricorre proprio il giorno in cui la figlia Diana, morta di stenti all’età di 18 mesi, avrebbe compiuto 4 anni. Condannata in primo grado all’ergastolo per omicidio volontario aggravato dai futili motivi, la 38enne sarà presente (salvo imprevisti) all’udienza, dalla quale, però, sono state escluse le telecamere.

Alessia Pifferi Condannata per la Morte della Figlia - Alessia Pifferi è stata condannata all'ergastolo per aver lasciato la figlia Diana, di soli 18 mesi, sola in casa per cinque giorni e mezzo, provocandone la morte per disidratazione e stenti. La Corte d'Assise di Milano ha motivato la sentenza definendo il gesto della donna come spinto da un "futile ed egoistico movente": passare un lungo weekend con il compagno, trascurando il suo dovere di madre.

Alessia Pifferi - i giudici: Lasciò morire la figlia per lungo weekend col compagno - Ma quando l’assenza è durata sei giorni, e mai per i giudici l'imputata ha avuto intenzione di rientrare prima, la piccola Diana era già morta di stenti. Attualità - Alessia Pifferi, condannata all’ergastolo per l’omicidio volontario della figlia Diana di soli 18 mesi, lasciata morire di stenti, non merita nessuna attenuante “tenuto conto dell'elevatissima gravità, non solo giuridica, ma anche umana e sociale” del fatto “e del futile ed egoistico movente che lo animava, ossia quello di ricercare e vivere dei propri spazi di autonomia rispetto al prioritario diritto/dovere di accudimento della propria figlia”.