Israele posticipa il rilascio di 602 prigionieri palestinesi, esigendo la restituzione di quattro salme da parte di Hamas
Il governo israeliano ha comunicato oggi, 24 febbraio 2025, la decisione di rinviare la liberazione di 602 detenuti palestinesi, inizialmente prevista per sabato scorso. La condizione posta da Israele per procedere con il rilascio è la restituzione, entro oggi, dei corpi di quattro ostaggi deceduti, come concordato precedentemente. Inoltre, Israele ha richiesto che Hamas eviti cerimonie pubbliche durante la consegna delle salme, simili a quelle organizzate in precedenza per altri ostaggi.
Hamas ha accusato Israele di mettere a rischio l'accordo di tregua in corso. Bassem Naïm, alto funzionario di Hamas, ha dichiarato che il ritardo nel rilascio dei prigionieri rappresenta una grave violazione dell'accordo e ha esortato i mediatori internazionali, in particolare gli Stati Uniti, a intervenire per garantire l'implementazione degli accordi e l'immediata liberazione dei detenuti.

Mahmoud Mardawi, un altro leader di Hamas, ha annunciato che il movimento sospenderà ulteriori negoziati con Israele fino a quando i 602 prigionieri palestinesi non saranno rilasciati. Questa posizione evidenzia le crescenti tensioni tra le due parti e mette in discussione la stabilità della tregua attualmente in vigore nella Striscia di Gaza.
Nel frattempo, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che Israele è pronto a riprendere le operazioni militari "in qualsiasi momento", sottolineando la fragilità dell'attuale cessate il fuoco. La situazione è ulteriormente complicata da recenti incidenti in Cisgiordania, dove due sospetti palestinesi sono stati arrestati per l'aggressione a due israeliani.
Israele colpisce la Siria: 13 morti nei raid contro basi militari e miliziani armati - Israele ha inviato un chiaro "avvertimento" alla Siria, sottolineando che non tollererà la presenza di "forze ostili" ai suoi confini che possano minacciare la sua sicurezza. Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha rivolto un messaggio esplicito al presidente siriano ad interim, Ahmed al-Sharaa, in seguito a recenti scontri e raid aerei che hanno causato almeno 13 morti, segnando una nuova escalation nelle relazioni tra Damasco e Tel Aviv.
Israele colpisce Beirut: tre morti e sette feriti - Nelle prime ore del 1° aprile 2025, l'aviazione israeliana ha effettuato un raid nel quartiere Sfeir, nella periferia sud di Beirut, colpendo un edificio residenziale vicino alla moschea Imam al-Qazem. Secondo il Ministero della Salute libanese, l'attacco ha causato almeno tre morti e sette feriti.
Israele intensifica le operazioni militari in Siria e ordina nuove evacuazioni a Gaza - Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno annunciato di aver colpito due basi militari nella Siria centrale: Tadmur (Palmira) e T4, una base aerea situata circa 50 chilometri a ovest di Palmira. L'IDF ha dichiarato che l'operazione mirava a eliminare le restanti capacità militari presenti in queste installazioni, sottolineando l'impegno a rimuovere ogni minaccia per i cittadini israeliani.