Tutto quello che c’è da sapere sull’Eging: la pesca di seppie e calamari

La pesca è uno sport che sta acquistando sempre maggiore successo, basti pensare al grandissimo evento della fiera Pescare Show. L’Eging in particolare è una tecnica sempre più popolare tra gli appassionati, dedicata alla cattura di seppie, calamari e cefalopodi in generale e originaria del Giappone.

L’elemento principale di questa tecnica è l’uso delle egi, esche artificiali appositamente progettate per simulare piccoli pesci o gamberetti, prede naturali dei cefalopodi.

tutto quello

In questo articolo vedremo tutto ciò che c’è da sapere sull’Eging: l’attrezzatura necessaria e le tecniche più efficaci.

Attrezzatura per l’Eging

Per praticare l’Eging in modo efficace, è fondamentale scegliere l’attrezzatura giusta, che deve essere leggera, sensibile e specifica per la pesca di cefalopodi. La canna da pesca per le seppie è generalmente lunga tra 2,40 e 2,70 metri, con un’azione progressiva e sensibile, ideale per lanciare le egi e percepire anche le abboccate più leggere. Devono essere in grado di gestire esche di peso compreso tra 1,5 e 3,5 (misura espressa in grammi per la zavorra dell’esca).

Per quanto riguarda invece Il mulinello, quello ideale per questa pratica è di taglia 2500 o 3000, leggero e dotato di un buon rapporto di recupero (tra 5.0:1 e 6.0:1) per garantire una gestione fluida dell’esca e facilitare il recupero della preda.

Il filo principale è solitamente un trecciato con diametro compreso tra 0,08 e 0,12 mm, che offre alta sensibilità e resistenza. Per il terminale si utilizza un fluorocarbon dello 0,20-0,30 mm, che garantisce maggiore discrezione in acqua e resistenza all’abrasione causata dai tentacoli dei cefalopodi.

Egi: le esche artificiali e le tecniche di pesca

Le egi sono progettate per imitare piccoli pesci o gamberetti e si differenziano per misura, colore e assetto in acqua. Le dimensioni più comuni sono comprese tra 2.0 e 4.0, dove il valore indica la lunghezza dell’esca in pollici. I colori vengono scelti in base alla luminosità e alla limpidezza dell’acqua:

  • Colori naturali (blu, marrone, verde) per acque limpide e giornate soleggiate.
  • Colori vivaci (arancione, rosa, rosso) per acque torbide o condizioni di scarsa visibilità.

L’Eging si basa su un recupero alternato e irregolare, che imita il nuoto di una preda ferita o in fuga. Le principali tecniche di recupero possono essere viste nel dettaglio qui, ma vi riassumiamo le principali:

  1. Jerking (salti e pause)

Consiste nel dare due o tre strappi rapidi con la canna verso l’alto, seguiti da una pausa di alcuni secondi per permettere all’egi di affondare lentamente. Questo movimento attira l’attenzione dei cefalopodi, inducendoli all’attacco.

  1. Slow Pitch (movimento lento e costante)

Tecnica ideale per fondali bassi o in acque calme: si effettua un recupero lento e regolare, con piccoli movimenti della canna per rendere l’esca più realistica.

  1. Bottom Fishing (pesca a contatto con il fondo)

Le seppie, più statiche rispetto ai calamari, preferiscono cacciare vicino al fondale. Questa tecnica prevede lanci lunghi e un recupero alternato da brevi scatti e pause prolungate, mantenendo l’egi vicino al fondo.

Pescare Show - il Salone internazionale della pesca si sposta a Rimini - Un incontro importante e ricco di indicazioni Pratica che sta conquistando anche i più giovani. Spettacolo - Nuova location per “Pescare Show - the international event for sport fishing”, la grande fiera della pesca sportiva, nautica da diporto e outdoor organizzata da Italian Exibition Group (IEG).

Macerata - auto finisce in un lago per la pesca sportiva: due morti - La dinamica di quanto è avvenuto è ancora in corso di accertamento.La dinamica di quanto è avvenuto è ancora in corso di accertamento Attualità - Auto cade in un laghetto per la pesca sportiva a Montefano nel maceratese. Due i morti. A dare l'allarme sono stati alcuni pescatori che hanno visto il veicolo attorno alle 10 di oggi scivolare in acqua.

Pesca - la Cozza Selvaggia dalle piattaforme Eni alla tavola - Cozza Selvaggia, lo dice il termine stesso, è la cozza che non viene coltivata ma cresce spontaneamente nel suo habitat. sostenibilita - Cozza Selvaggia, lo dice il termine stesso, è la cozza che non viene coltivata ma cresce spontaneamente nel suo habitat.