Siria nel caos: oltre 1.000 morti in scontri tra forze di sicurezza e lealisti di Assad
Nella regione costiera della Siria, oltre 1.000 persone hanno perso la vita in due giorni di violenti scontri tra le forze di sicurezza del nuovo governo e combattenti lealisti al deposto presidente Bashar al-Assad. Secondo l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani (SOHR), tra le vittime si contano 745 civili, molti dei quali appartenenti alla minoranza alawita, uccisi principalmente attraverso esecuzioni sommarie.
Gli scontri sono iniziati giovedì scorso quando gruppi armati fedeli al precedente regime hanno attaccato le forze governative nella città costiera di Jableh, nella provincia di Latakia. Questo episodio rappresenta una delle sfide più significative per le nuove autorità islamiste del Paese, a tre mesi dalla caduta di Assad.

Le violenze hanno colpito duramente le province di Latakia e Tartus, considerate roccaforti della comunità alawita. Testimonianze locali riportano esecuzioni di intere famiglie, saccheggi e incendi di abitazioni. Molti residenti sono fuggiti verso le montagne circostanti o hanno cercato rifugio presso la base aerea russa di Khmeimim.
Il presidente ad interim, Ahmad al-Sharaa, ha condannato fermamente le atrocità commesse e ha promesso giustizia per le vittime, sottolineando l'importanza dell'unità nazionale e della protezione dei civili.
La comunità internazionale ha espresso profonda preoccupazione per l'escalation della violenza. Le Nazioni Unite hanno esortato tutte le parti a cessare immediatamente le ostilità e a garantire la protezione dei civili, mentre la Francia ha condannato gli attacchi settari e ha richiesto indagini indipendenti per punire i responsabili.
Israele colpisce la Siria: 13 morti nei raid contro basi militari e miliziani armati - Israele ha inviato un chiaro "avvertimento" alla Siria, sottolineando che non tollererà la presenza di "forze ostili" ai suoi confini che possano minacciare la sua sicurezza. Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha rivolto un messaggio esplicito al presidente siriano ad interim, Ahmed al-Sharaa, in seguito a recenti scontri e raid aerei che hanno causato almeno 13 morti, segnando una nuova escalation nelle relazioni tra Damasco e Tel Aviv.
Israele intensifica le operazioni militari in Siria e ordina nuove evacuazioni a Gaza - Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno annunciato di aver colpito due basi militari nella Siria centrale: Tadmur (Palmira) e T4, una base aerea situata circa 50 chilometri a ovest di Palmira. L'IDF ha dichiarato che l'operazione mirava a eliminare le restanti capacità militari presenti in queste installazioni, sottolineando l'impegno a rimuovere ogni minaccia per i cittadini israeliani.
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