Hamas propone tregua di 5-10 anni con disarmo

I negoziatori di Hamas hanno proposto una tregua della durata compresa tra cinque e dieci anni, che includerebbe il disarmo dell'organizzazione. Adam Boehler, inviato speciale degli Stati Uniti per gli ostaggi, ha dichiarato in un'intervista alla televisione israeliana 'Kan' che Hamas ha offerto lo scambio di tutti i prigionieri e una tregua durante la quale deporrebbe le armi. Inoltre, gli Stati Uniti e altri Paesi garantirebbero l'assenza di tunnel e l'uscita di Hamas dalla politica futura. Boehler ha definito questa proposta una "buona offerta iniziale".

In risposta ai timori che la Casa Bianca possa dare priorità al rilascio degli ostaggi americani rispetto a quelli israeliani, Boehler ha rassicurato l'opinione pubblica israeliana, affermando che l'amministrazione Trump è impegnata nel garantire la liberazione sia degli americani che degli israeliani. Ha inoltre sottolineato che Israele è stato informato dei colloqui con Hamas fin dall'inizio, contraddicendo le affermazioni di alcuni funzionari israeliani secondo cui ne erano a conoscenza solo a trattative avviate. Boehler ha ribadito che le sue azioni sono state coordinate con Israele, considerato un alleato importante.

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Il ministro dell'Energia israeliano, Eli Cohen, ha ordinato alla Israel Electric Corporation di interrompere immediatamente la fornitura di elettricità alla Striscia di Gaza, in un apparente tentativo di aumentare la pressione su Hamas, che detiene ancora 59 ostaggi. Cohen ha dichiarato che saranno utilizzati tutti gli strumenti disponibili per garantire il ritorno degli ostaggi e assicurare che Hamas non sia presente a Gaza in futuro.

La decisione di interrompere la fornitura di energia elettrica riguarda una sola struttura: l'impianto di desalinizzazione vicino a Deir el-Balah, nella parte centrale della Striscia di Gaza. Hamas ha definito questa mossa un "ricatto inaccettabile", condannando fermamente la decisione israeliana di tagliare l'elettricità dopo aver già privato Gaza di cibo, medicine e acqua. Izzat al-Rishq, membro dell'ufficio politico di Hamas, ha descritto l'azione come un tentativo disperato di fare pressione sul popolo palestinese attraverso tattiche di ricatto inaccettabili.

Il governo israeliano, su impulso del premier Benjamin Netanyahu e del ministro della Difesa Israel Katz, sta lavorando all'istituzione di un ente per la migrazione che gestirà l'esodo dei palestinesi dalla Striscia di Gaza, secondo il piano annunciato dal presidente americano Donald Trump. Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha precisato che le azioni in corso sono in coordinamento con l'amministrazione USA. Il progetto, logisticamente complesso, prevede che i palestinesi lascino volontariamente la regione e dovrebbe iniziare nelle prossime settimane. Smotrich ha affermato che ai residenti attuali della Striscia di Gaza non rimarrà nulla nella regione nei prossimi 10 o 15 anni.

L'inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff, arriverà a Doha martedì nel tentativo di rilanciare i negoziati per la seconda fase dell'accordo per una tregua a Gaza. Hamas ha parlato di segnali positivi sulla possibilità di negoziare questa seconda fase.

Israele posticipa il rilascio di 602 prigionieri palestinesi, esigendo la restituzione di quattro salme da parte di Hamas - Il governo israeliano ha comunicato oggi, 24 febbraio 2025, la decisione di rinviare la liberazione di 602 detenuti palestinesi, inizialmente prevista per sabato scorso. La condizione posta da Israele per procedere con il rilascio è la restituzione, entro oggi, dei corpi di quattro ostaggi deceduti, come concordato precedentemente.

Hamas conferma il rilascio di tre ostaggi israeliani sabato - Hamas ha annunciato l'intenzione di liberare tre ostaggi israeliani sabato 15 febbraio 2025, come parte degli accordi in corso. Il movimento ha avvertito che lo scambio potrebbe essere rinviato se Israele non adempirà agli obblighi concordati nelle scorse settimane.

Hamas libera tre ostaggi israeliani, inclusa Arbel Yehud - Hamas ha rilasciato tre ostaggi israeliani. Tra questi, Arbel Yehud, cittadina israelo-tedesca di 29 anni, che era stata rapita durante l'attacco del 7 ottobre 2023. Inizialmente prevista per il rilascio nel primo scambio tra ostaggi e prigionieri palestinesi, Yehud era stata sostituita all'ultimo momento con Emily Damari.