Trump: Putin non ha chiesto lo stop alle armi USA all'Ucraina – Colloqui a Gedda per la tregua
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha smentito che il presidente russo, Vladimir Putin, abbia richiesto la cessazione delle forniture di armi all'Ucraina durante la loro recente conversazione telefonica. In un'intervista al programma "The Ingraham Angle" su Fox News, Trump ha dichiarato: "Non abbiamo parlato per niente degli aiuti degli USA all'Ucraina. Non ne abbiamo mai parlato".
Il colloquio telefonico tra i due leader, durato oltre due ore, è stato descritto da Trump come "un'ottima telefonata" in cui sono stati affrontati "tanti argomenti per il percorso verso la pace". Tuttavia, nonostante l'accordo per una sospensione temporanea degli attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine per 30 giorni, le forze armate russe hanno continuato a colpire il territorio ucraino. Nella notte, sono stati lanciati sei missili balistici e 145 droni Shahed di fabbricazione iraniana, con 45 droni che hanno colpito Kiev. Le regioni di Kiev, Sumy, Odessa, Poltava, Dnipro e Chernihiv sono state tra le aree colpite, con segnalazioni di feriti nel Donetsk.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha denunciato questi attacchi, affermando che i soldati ucraini "combattono nel Kursk e l'operazione andrà avanti finché sarà conveniente". Kiev sembra puntare a mantenere una presenza militare in territorio russo come leva nei negoziati.
Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha commentato la situazione, affermando: "Abbiamo riscontrato che gli attacchi alle infrastrutture civili non sono assolutamente diminuiti durante la prima notte dopo questa telefonata apparentemente rivoluzionaria e formidabile".
L'inviato speciale di Trump per la Russia, Steve Witkoff, ha annunciato che i colloqui tra Washington e Mosca proseguiranno in Arabia Saudita domenica 23 marzo. Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, e il consigliere per la sicurezza nazionale, Mike Waltz, parteciperanno ai negoziati per un cessate il fuoco. Witkoff ha dichiarato che i colloqui su un accordo di cessate il fuoco "inizieranno a Gedda" e si è detto fiducioso che sia la Russia che l'Ucraina saranno d'accordo su una tregua riguardante le infrastrutture energetiche e gli obiettivi nel Mar Nero.
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