Aumento preoccupante dei casi di tubercolosi tra i bambini in Europa
Nel 2023, le infezioni da tubercolosi (TB) tra i bambini nella regione europea sono aumentate del 10%, evidenziando la necessità di interventi immediati di sanità pubblica per controllare la diffusione della malattia. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sono stati segnalati oltre 7.500 casi tra i minori di 15 anni, con un incremento di oltre 650 casi rispetto al 2022.
Questo aumento potrebbe essere attribuito a una migliore capacità diagnostica o a un incremento dei movimenti transfrontalieri dovuti a conflitti come la guerra tra Russia e Ucraina, che coinvolge i due paesi con il più alto carico di malattia nella regione.

I bambini sotto i 15 anni rappresentano il 4,3% di tutti i casi di TB nell'Unione Europea, segnando il terzo anno consecutivo di aumento in questa fascia d'età.
L'OMS ha inoltre avvertito che i tagli ai finanziamenti da parte dei donatori globali potrebbero compromettere i progressi nel controllo delle infezioni da TB nei paesi a basso e medio reddito, influenzando negativamente i programmi locali e aumentando la diffusione di ceppi difficili da trattare.
La tubercolosi è un'infezione batterica potenzialmente mortale che colpisce principalmente i polmoni e si trasmette attraverso la tosse o gli starnuti.
Secondo Medici Senza Frontiere (MSF), ogni tre minuti un bambino muore di tubercolosi, e si stima che ogni anno 1,25 milioni di bambini e adolescenti (0-14 anni) contraggano la malattia, ma solo la metà viene diagnosticata e curata.
In Italia, nel 2021 sono stati notificati 2.480 casi di tubercolosi, corrispondenti a un tasso di notifica di 4,0 casi per 100.000 abitanti, in lieve aumento rispetto all'anno precedente.
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