Cani al posto dei figli? Studio analizza legame tra boom dei pet e culle vuote
Un team di ricercatori guidato da Eniko Kubinyi, etologa dell'Università Eötvös Loránd di Budapest, ha pubblicato uno studio che indaga il legame tra il crescente numero di cani nelle famiglie e il calo dei tassi di natalità in diversi Paesi. Secondo l’analisi, entrambi i fenomeni sarebbero guidati da una trasformazione delle reti sociali e non da una relazione causale diretta.
Nei Paesi occidentali, il numero di cani ha superato quello dei bambini. Il 19% delle persone senza figli e il 10% dei genitori, secondo un sondaggio ungherese, afferma di considerare il proprio cane più importante delle relazioni umane. Questo atteggiamento si sviluppa in un contesto di isolamento sociale e mancanza di supporto all'infanzia: circa il 90% degli adulti ungheresi non dedica nemmeno un’ora alla settimana alla cura di bambini piccoli.

Kubinyi spiega che l’istinto di cura umano, evolutivamente programmato per il sostegno cooperativo all’infanzia, si è progressivamente orientato verso gli animali da compagnia a causa del venir meno delle reti familiari tradizionali. I cani offrirebbero conforto emotivo a chi ha vissuto fallimenti o delusioni nelle relazioni umane, e il loro ruolo affettivo è rafforzato da tratti morfologici – come taglia ridotta e muso corto – che richiamano le sembianze dei neonati umani.
Lo studio evidenzia prospettive contrapposte. Da un lato, la convivenza con un cane può ridurre il desiderio di avere figli, poiché la genitorialità viene percepita come più onerosa. Dall’altro, alcune famiglie con bambini possiedono cani proprio per facilitare l’educazione affettiva dei figli. Per alcune coppie, l’adozione di un pet rappresenta un passo preparatorio verso la genitorialità. In certi casi, la presenza di un cane contribuisce a migliorare le relazioni sociali e ad aumentare le occasioni di incontro.
Secondo altri studi italiani, nelle regioni con più animali domestici per abitante, come Umbria, Friuli-Venezia Giulia e Sardegna, i tassi di natalità sono più bassi. Tuttavia, il 75% degli italiani non ritiene che la diffusione dei pet sia causa del calo delle nascite, mentre il 63% respinge l’idea che un animale possa sostituire un figlio. Al contrario, i dati del rapporto Assalco-Zoomark mostrano che le famiglie con bambini possiedono cani e gatti più frequentemente rispetto a quelle senza figli.
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